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Chi cantava Próxima estación esperanza e chi sommessamente prevede

9 Ottobre 2012

Quattro giornalisti internazionali a Ferrara discutono di governo tecnico e anti-politica. Un quadro allarmante che svela la situazione italiana vista dall’estero.

Rachel Donadio (NY Times), Eric Jozsef (Liberation), John Foot (storico e scrittore britannico) e Michael Braun (corrispondente in Italia per il settimanale tedesco Die Tageszeitung) si confrontano sui temi dell’attualità politica nostrana raccontando con il taglio internazionale del “corrispondente dall’Italia” il delicato periodo che sta attraversando il nostro paese.

Alla fine dell’incontro abbiamo intervistato Michael Braun, perché la sua analisi ci è sembrata la più lucida ma soprattutto l’unica che abbia tenuto conto di un dato inconfutabile: non si può parlare dell’Italia senza parlare dell’Europa.

Per addentrarci invece nel caso italiano, gli abbiamo chiesto un’analisi sulla Sinistra italiana. Non tutta, ovviamente, perché il tempo non sarebbe bastato. Ma quella “elettoralmente maggioritaria” nel paese, il Partito Democratico, è stata analizzata con molta attenzione. Perché se c’è qualcuno che deve rimettere le cose apposto in questo paese, senza nascondersi dietro tecnicismi di centro-destra, è proprio la ancora sconosciuta componente di centro sinistra che si presenterà alle elezioni del 2013.

Son quindi due le emergenze democratiche che attraversa il nostro paese: una, seria, dettata dalle istituzioni dell’Unione Europea e della Germania; l’altra, tra il serio e il faceto, delle primarie del Pd e degli appelli di Renzi ai delusi berlusconiani.

 
 
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