Musica Nuda - Banda Larga

La scelta di una formula così essenziale come quella fatta soltanto di contrabbasso e voce è una sfida che il duo Musica Nuda si è autoimposta all'inizio del suo percorso e il successo di critica e pubblico gli ha dato ragione, in Italia e all'estero, soprattutto in Francia.
D'altronde, la grande bravura tecnica e il gusto raffinato di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti hanno tramutato la formazione minimale del progetto in un'arma vincente, non solo esaltando le doti dei due strumentisti (è ovvio che qui la voce rivendica più che mai la propria natura di strumento) ma scoprendo il vero cuore dei brani, inediti o scelti di volta in volta da repertori altrui.

Però, nella musica, è bello anche provare cose diverse dal solito, specialmente se si hanno dieci anni di storia da festeggiare. E così, con il suo nuovo album Banda Larga, Musica Nuda supera il limite del numero due e apre all'orchestra, la prestigiosa Orchestra da camera delle Marche diretta da Daniele Di Gregorio, che si è occupato anche degli arrangiamenti e ha cucito su misura per il duo un elegante “abito della festa”.

Banda Larga contiene venti brani, quasi tutti inediti (solo due cover), alcuni composti da Magoni, Spinetti e Di Gregorio, altri regalati da artisti di varia provenienza.

Troviamo l'omaggio alla musica francese con Des ronds dans l'eau di Barouh e Le Senechal, le suggestioni quasi cinematografiche di Um outro Olhar (in portoghese con testo di Dadi Carvalho), l'incontro con Joe Barbieri in Spina Dorsale, l'ironia tagliente di Carica Erotica (testo di Susanna Parigi e Kaballà), la canzone d'autore italiana con Le Cose (musica e parole di Francesco Bianconi) e Qui tra poco pioverà (testo concepito ad hoc da Pacifico), il brio energico di Game of taking chances di Sylvie Lewis e Stefano Bollani e, a chiudere, il contributo magistrale di Paolo Conte con Les Tam-Tam du Paradis.

Insomma, tante cose diverse che mettono in luce le migliori caratteristiche tecniche e artistiche di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, capaci di attraversare generi e stili con naturalezza senza farsi imbrigliare dalle etichette e senza farsi sovrastare dalla presenza dell'orchestra. Voce e contrabbasso restano sempre protagonisti, mentre gli altri strumenti costruiscono intorno a essi un mondo sonoro pieno di sfumature e inedite suggestioni.

Sarà interessante vedere come Musica Nuda riuscirà a riportare dal vivo la ricchezza di questo album nella formazione originale. Sarà questa la sua prossima sfida.