Il Festival chitarristico internazionale "Delle Due Città" edizione 2013

Dall'1 al 19 settembre tra Treviso e Roma

17 Settembre 2013

Undicesima edizione per il Festival Chitarristico InternazionaleDelle Due Città” che in questo settembre, dal 7 al 19, ci ha accompagnato e continuerà ad accompagnarci lungo la settimana, attraverso la musica in un incontro di arti e culture diverse.

Partito da Treviso, che si candida più che mai ad essere capitale Europea della chitarra, dal 16 si sposta a Roma. Titolo della kermesse: “Dare Forma alle Idee”.

E gli organizzatori, l’Accademia musicale Musikrooms, in primis, il direttore artistico, nonché musicista, chitarrista di prim’ordine, Andrea Vettoretti, motiva il tema di questa edizione così: “Le idee non hanno un’origine precisa. Nascono dalla mente, dalla suggestione di un’esperienza, dalla fascinazione per un quadro, per una lettura o per una musica. E, del resto, la loro realizzazione non è meno complicata.

L’idea indica una strada, illumina un sentiero, tiene aperta una possibilità: l’idea rischia di sfuggire nel momento stesso in cui si cerca di ghermirla. Con essa ci si muove in un circolo: possederla significa, in qualche modo, ucciderla. Poche espressioni artistiche, come la musica, allontanano questo rischio. Uno spartito, un’armonia, un suono non rappresentano unicamente la concretizzazione della genialità del compositore o della maestria dell’esecutore. La musica è, a sua volta, per gli ascoltatori, generatrice feconda di idee.

La musica dà forma alle idee proprio perché tiene aperte le loro possibilità intrinseche. La musica non realizza, evoca: evocando, lascia vedere l’idea. Il progetto del Festival Chitarristico Internazionale “Delle Due Città” intende declinare il tema di quest’anno ponendo l’accento proprio su questa peculiarità della musica. Quella che permette al fruitore di immaginare e dipingere egli stesso le idee. L’ascoltatore, grazie alla musica, diventa autore. Egli medesimo, fruendo delle idee suggerite dai suoni, diventa artista.”

Dalla passione della musica Brasiliana ed Argentina alle profonde melodie Armene, dalla musica Spagnola al nuovo Jazz. E per concretizzare questa esperienza il festival ha messo assieme otto concerti, cortometraggi d’autore, incontri con gli artisti, Masterclasses dei concertisti, il Concorso Internazionale Chitarristico, una Mostra Internazionale di Liuteria, la mostra di pittura di Paolo Loschi, artista trevigiano, “Dare la forma alle Idee”. I concerti a Treviso, tenutisi, quattro all’Auditorium della sede museale di Santa Caterina e poi al Teatro Eden, hanno avuto inizio con il Duo Josè Manuel e Francisco Cuenca (Spagna) e lo spettacolo denominato “Spagna Mediterranea”.

Il Duo raffinato e raro di chitarra e pianoforte, considerato dalla critica come “unico per la capacità di fondere i due strumenti in un unico elemento con estrema eleganza e sensibilità nel tocco”, ha suonato, nel corso della carriera artistica, in sale fra le più prestigiose come la Carnagie Hall di New York, l’Auditorium Nazionale di Spagna, l’Auditorium Hacettpe e m.e.t.u. di Ankara, l’auditorium  “Andrés Segovia” di Linares, il Palazzo della Musica a Valencia, il Palazzo della Chitarra in Giappone.

Le emozioni più belle delle canzoni napoletane le ha invece fatte rivivere, con grande partecipazione del pubblico, Ciro Carbone, chitarra classica per un viaggio nel mondo della melodia per eccellenza che ha fatto nasce l’idea di “italianità”: da ‘O Sole Mio” a “Serenata a Surriento” dalle magiche Tarantelle alle canzoni di Murolo.

Il fine settimana, venerdì 13, ha visto sul palco per un doppio concerto Quito de Sousa eAugustin Wiedemann. Quito, portoghese, dopo aver compiuto studi di chitarra, flauto traverso e viola in Portogallo, è stato borsista della Fondazione Gulbenkian di Lisbona. In seguito si è perfezionato in Francia sotto la guida di Betho Davezac presso il Conservatorio di Parigi, dove ha ottenuto il primo premio di chitarra nonchè medaglia d’oro e diploma di perfezionamento presso la scuola nazionale di Meudon. Mentre il chitarrista tedesco Augustin Wiedemann, vincitore del “6th International Guitar Competition” dell’ Havanna/Cuba, svolge un’intensa attività concertistica ed ha insegnato al Mozarteum di Salisburgo ed al Royal College of Music. Sabato 14, altro doppio concerto con Josè Luis Del Puerto E Erika Escribà e il Real Duo. Prima parte affidata a Josè e Erika. Le ha studiato canto presso il Conservatorio di Valencia con il soprano Gloria Fabuel e proseguito la sua formazione con Ernesto Palacio, Ileana Cotrubas.

In seguito è stata selezionata per l’Accademia di Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Renata Scotto. Borsa di studio all’Academie Musicale de Villecroze, dove ha frequentato corsi con Dalton Baldwin e Lorraine Nubar e una specializzazione in opera barocca sotto la direzione di Christophe Rousset. Nel 2009, interpreta Norina nel Teatro Real di Madrid nell’opera Don Pasquale di Donizetti.

Josè, attualmente considerato uno dei più importanti chitarristi spagnoli, è nato a Cordoba, ed ha iniziato a studiare chitarra al Conservatorio Superiore di Valencia con il Maestro Angeles Abad ed il Maestro Rosa Gil Bosque con cui conclude gli studi. Si perfeziona poi ad Alicante, a Parigi ed a Salisburgo con Jose’ Tomas, Alberto Ponce ed Eliot Fisk. La seconda parte del Concerto dei Real Duo nasce dall’incontro di due musicisti professionisti che svolgono un’intensa attività musicale come orchestrali, e solisti.

L’effetto delle sonorità del Duo, passa attraverso le contrapposizioni dei suoni cristallini del mandolino al suono caldo della chitarra.  L’originale sonorità del Real Duo ha stimolato la creatività di celebri compositori: Roland Dyens, Maximo Diego Pujol, Jorge Cardoso, Daniel Binelli, Fernando Carlos Tavolaro e Peppino D’Agostino hanno scritto e dedicato a loro le proprie opere. Achiusura della parte trevigiana la partecipazione di David Riondino (voce recitante) ed Andrea Candeli (chitarra) nello spettacoloDon Chisciotte”.Cavalli e cavalieri, dame e amori, al centro delle svariate soluzioni narrative proposte da David Riondino, per passare dal comico al tragico per rivisitare la figura mitica di Don Chisciotte.

Da martedì 17, alle 17.30, ci si sposta nella Biblioteca Casanatense a Roma, per i concerti di fine kermesse: dal virtuoso spagnolo Carles Pons, che farà conoscere al pubblico le antiche canzoni popolari dell’Andalusia, in un viaggio nel tempo nella Spagna delle sei corde a Philippe Villa, mercoledì 18, per un’immersione nell’Ottocento antico. Philippe, interprete della musica dell’Ottocento, musicherà in una performance, in tempo reale, un cartone animato d’essai.

Alla chitarra dell’olandese Tom Kerstens spetterà la chiusura del festival con il recital “Tra Albeniz e Granados”. In Andalucia dunque si chiuderà quest’edizione della manifestazione che insieme a Musikrooms coinvolge il Comune e la Provincia di Treviso.

 
 

Links utili:
www.musikrooms.com

 
 
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