NRSB-11 - Commodified

Morphine Records

6 Febbraio 2014

Ogni volta che piove ininterrottamente per  diversi giorni mettendo a rischio idrogeologico i nostri devastati territori mi ritorna  puntuale in mente quell'atmosfera di un mondo diventato invivibile mostrato in  Blade Runner.  Di conseguenza ritornano le visioni del cyberpunk, un amore di gioventù che ogni tanto riemerge.

Erano tempi dove il futuro riempiva l’immaginario collettivo e il rapporto dell’uomo con la macchina prometteva il dispiegarsi di nuovi orizzonti,  di realtà virtuali che ci avrebbero portato in una nuova era. Ma chi aveva l’anima punk/dark cominciava già allora a vederne i rischi.

Pur assumendo pienamente la tecnologia informatica e cibernetica si cominciava a guardala con atteggiamento dissacratorio ed estraneo ai luoghi comuni ed a segnalarle sia le potenzialità che i pericoli.

Ma non siamo qui per parlare del cyberpunk, ma di un disco cyberpunk:

NRSB-11 - Commodified che esce per  Morphine Records. Un progetto  di DJ Stingray e di Gerald Donald

DJ Stingray, aka Sherard Ingram, è una delle figure principali della musica elettronica, in particolare le sue uscite con Urban Tribe

Gerald Donald, è invece colui che assieme a James Stinson diede vita ad una delle più straordinarie avventure techno che la musica ricordi: i Drexciya.

Il fondatore dell'etichetta che pubblica il disco ovvero la Morphine Records, è Rabih Beaini aka Morphosis, musicista elettronico e sperimentale libanese con sede a Berlino e appassionato di techno di Detroit, quella delle origini con tutto il suo bagaglio fantascientifico.

La fantascienza, nella techno detroitiana si presta come metafora per la condizione afro-americana e confluisce nella produzione musicale in modi che si dichiarano afrofuturisti.

Il robot, allora, è lo schiavo deportato e oppresso da un bianco alieno, rapitore ed oppressore. L’astronave è la nave negriera che solca un cosmo, l’oceano Atlantico, verso il pianeta alieno America dove si terranno gli esperimenti schiavitù e segregazione. La Forza della sottomissione è combattuta con quella invisible e tenace della underground resistence.

Ma a differenza di produttori come Jeff Mills o Derrick May e altri miti della techno detroitiana, Gerald e Sherard, con NRSB-11 sembrano alla ricerca di qualcosa di ancora  più inquieto e oscuro. La loro musica è sicuramente techno e si basa sulla scienza, fantascienza e concetti afro-futuristici, ma con quel sentire critico di chi vive intensamente e criticamente l’oggi e le sue contraddizioni, quasi un afrofuturismo virato al presente.

Scorrendo i titoli del’album, si capisce perfettamente che la fantascienza c’entra poco, anzi sembra proprio di leggere un mondo senza futuro e con un presente catastrofico dove più che alla resistenza sembra si punti ad un’altra diaspora: quella verso il post-umano.

Musiche e suoni per inquieti mutanti che non vogliono diventare semplici androidi replicanti.

Tracklist:

1. Intro

2. Consumer Programming ( consumatori programmati)

3. Bioethics (bioetica)

4. Living Wage (salario minimo)

5. Laundered (riciclato)

6. Market Forces (onnipotenza del mercato)

7. Offshore Banking (paradisi fiscali)

8. Dead Civilization (morte della civiltà)

9. Globalization (globalizzazione)

10. Industrial Espionage (spionaggio industriale)

11. Austerity (austerità)

12. Shadow Corp (società fantasma)

 
 

Articoli associati:
Gerald Donald, il Techno-scienziato
James Stinson, Drexciya e la resistenza acquatica

 
 

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