Intervista a Sneakas

A cura di Princelion.

12 Giugno 2011

Recentemente il rapper Sneakas ha pubblicato un mixtape che noi di In The Summertime non possiamo smettere di ascoltare. Il mixtape si chiama “Hebonics 101” scaricabile dal sito dell'artista in free download. Vi proponiamo l'intervista che abbiamo fatto al giovane newyorkese-israeliano.

Princelion: Presentati ai nostri lettori italiani. Cosa vuol dire Sneakas?

Sneakas: Sneakas è il mio nome da rapper; mi è stato dato tanto tempo fa perchè sono un vero freak (appassionato) delle Sneakers, ne ho circa 250 paia e mi è stato dato questo nom perchè ogni volta che uscivo con i mie amici, ne indossavo un paio differente. Abbiamo cambiato lo spelling a Sneakas, perchè pensavo fosse più cool quando ero giovane e mi è rimasto addosso.

 

Eri ancora giovane quando ti sei spostao con la tua famiglia a NYC. Hai sentito una differeza culturale arrivando da Israele?

Avevo 11 anni quando mi spostai a NYC e fu un cambio enorme da Israele. Avevo vissuto a Washington D.C. Prima, quinid conoscevo in parte la lingua e la cultura, e mi ci è voluto pochissimo per “innamorarmi” di questa città, che ormai chiamo “casa” da 17 anni. Mi sento comunque molto attaccato a Tel Aviv e Israele in generale, quindi vado e vengo da una all'altra molto spesso. Ma NYC è la mia “casa base” senza ombra di dubbio! Ecco perchè il nostro prossimo video “Summer in the City” è un omaggio a New York e tutto ciò questa meravigliosa città ha da offrire in estate.

 

Come e quando hai iniziato? Come sei entrato a far parte della cultura hip hop?

Ho iniziato ad interessarmi al hip hop ai 12 anni più o meno. Suonavo il basso in una rock band e abbiamo iniziato ad essere influenzati moltissimo da Rage Against the Machine, e da lì sono arrivato a Arrested Development, a poi a A Tribe Called Quest e da lì vi sono rimasto aggangiato. Ho smesso di suonare il basso e ho iniziato a scrivere rime. È ciò che facevo tutto il giorno – provarci con le ragazze, uscire con i miei amici, e scrivere rime – è diventato la mia vita.

 

Parliamo dei tuo progetti passati. Hai fatto un tour di un anno nel Medio Oriente  nel 2003-2004. che paesi ha toccato il tour? Com'è andata? Perchè hai scelto il Medio Oriente?

Per la verità è una storia divertente, mia madre mi convinse che avrei dovuto fare un anno all'estero con la mia scuola, ed io ero d'accordo. Avevo già lavorato molto in Israele e avevo numerosi amici con talento come Shi 360, e abbiamo iniziato a lavorare insieme e produrre musica. Da lì ho preso il contatto con Liron Teheni, e insieme Liron ed io abbiamo iniziato a fare show in tutto Israele. Penso di aver fatto più di 100 show quell'anno! È stato fantastico e divertente, e così è come è iniziato il mio primo album solista “In It For The Change”, semplicemente facendo musica con gente che mi era di ispirazione in Israele, e poi riportando quei suoni folli a casa a NYC.

 

Questo tour influenzò la tua decisione di far parte del progetto “Peace in he Middle East Project” con Mazzi? Puoi spiegare ai nostri lettori il progetto, i suoi fini.

Il “Peace Project” iniziò alcuni anni dopo. Avevo letto di quello che stavano facendo M.C. Serch e il super DJ Waleed Coyote, e volevo farne parte. Mi sono messo con Waleed e lui mi ha presentato a Mazzi. Il resto, come si dice, è storia. C'erano ottime vybes tra Mazzi e me e facevamo buona musica insieme, alla fine ha raggiunto Serch e questo ha preso parte enormemente nel progetto, dando idee per le canzoni, aiutandoci a scegliere i beats, essendo semplicemente un grande maestro. Serch ed io siamo rimasti in stretto contatto da allora, ed è stato una grande influenza per me come artista, ed anche un amico, è una parte essenziale del mio percorso fin qua, e mi sento molto fortunato ad averlo al mio fianco e insegnandomi a fare i classici.

 

Nel 2008 hai pubblicato il tuo album di debutto “In It For The Change”. Cos'è è cambiato dal tuo primo album al tuo nuovo Mixtape nel tuo modo di fare e vivere la musica, nel tuo stile di vita?

È un'ottima domanda! “In It For The Change” era tutto ME. Era la mia selezione di beat, i mie contatti, io facevo tutto e sceglievo tutto. Avevo buone persone al mio fianco come Al “Boogie” Gordon e “Bassy” Bob Brookman che hanno mixato l'album, ma la maggior parte delle scelte su ciò che andava fatto o no erano mie, quindi ho imparato veramente a fare musica attraverso l'album. Ci sono voluti 4 anni per farlo e molte canzoni che abbiamo prodotto non hanno avuto successo, quindi è stato un processo di apprendimento, e facendolo tutto da solo in quel modo ho imparato come fare un album, come produrre canzoni, e sono cresciuto veramente e ho trovato la mia voce come artista. Con il mixtape, ho team fantastico al mio fianco. M.C. Serch mi guida e mi da i suoi consigli e i suoi pensieri sulla musica. Jeff “JHO” Horowitz è la mia mano destra, mi aiuta con tutto ed è una grande risorsa averlo ed è anche uno dei mie più cari amici. Elliot e Jared della Sunnyday Entertainment sono due tipe fantastici che lavorano sodo e apportano così tanto conoscimento e amore al progetto, che questo non era solo mio, ma era un processo collettivo con persone meravigliose e penso si senta dalla musica, è così “organic and dope”. Questo team mi fa lavorare sodo perchè so che farebbero qualunque cosa per me, quindi so che devo fare del mio meglio tutti i giorni. Quindi è stato fatto da un artista maturo con un team fantastico, ecco perchè il mixtape è così dope!

 

Parliamo ora del tuo mixtape: cos'è Hebonics? Cosa vuo dire?

“Hebonics” è un gioco sulla parola “Ebonics” che divenne famosa grazie al grande rapper “Big L” morto alcuni anni fa. Big L fece la canzone Ebonics, che mi ispirò moltissimo e pensai che sarebbe stato cool fare un pezzo Hebrew/Jewish Ebonics, o “Hebonics”. Così è nata l'idea. Poi è diventata una sfida: riuscire a fare rime con il suo stesso flow e con la sua stessa metrica, ma in Yiddish, non è stato facile, ma ce l'ho fatta e ho l'impressione che sia un feat fenomenale, che mostra alla gente le mie capacità, anche se è corta è malata! E in realtà non parlo Yiddish, ma parlo ebraico, non so fare rime in ebraico ma lo parlo bene quasi quanto l'inglese, e sì lo parlo a casa.

 

Come mai hai scelto come host il grande Peter Rosenberg di Hot97?

Penso che Peter fosse perfetto. Lo conobbi tramite Mazzi e Peter è un grande. Ama l'hip hop, e sa veramente cosa fa, e a parte questo, è ebreo e ha avuto un enorme successo nel suo mondo. Sono stato molto fortunato che a Peter piacesse la musica e volesse essere l'host del mixtape. Secondo me non c'era altra scelta, Peter è quello giusto! Quinidi ero felice che partecipasse. E tutti quelli che conoscono Peter sanno che lui NE SA di hip hop e non fa mai nulla per vendersi, quindi fu come “Hey... a Peter paiace la mia musica a tal punto da essere l'host del mio mxtape, è fantastico, facciamolo!! LOL”

 

Hai fatto numerosi feat. nel Mixtape, in particolare con i migliori artisti ebrei americani e israeliani: perchè hai scelto loro?

Chiunque sia nel mixtape è qulaucno di cui io sono fan. Sono un super fan di Ill Bill, sono un fan di Solomon, e ovviamente di M.C. Serch. Mi piace lavorare con gente che rispetto e he penso abbiano un grande talento, e chiunque sia parte di questo mixtpae è molto rispettato e ha un grande talento, quindi è stato fatto solo da grandi artisti, che l'hanno reso un progetto speciale, qualcosa di cui vado molto fiero.

 

Chi ha prodotto Hebonics 101? I beat? Le liriche sono tutte tue?

Ogni rima che io abbia mai cantato è mia, non canto mai nulla che non scriva io stesso, quinsi ho scritto tutti i miei versi, e chiunque abbia partecipato ha scritto le sue proprie liriche. Lavoro principalemente con dei produttori della  H.I.T.M productions, vengono dal Bronx e hanno un grande talento. Sono anche nel mio prossimo progetto, e saranno in ogni mio progetto,  H.I.T.M è la mia famiglia!

 

Hai in programma di fare un album dopo tutto ciò?

Stiamo pianificando  altro mixtape per cui abbiamo già fatto alcune canzoni, ed è veramente la migliore musica io abbia mai fatto. Ho dei nuovi produttori e dei feat pazzaschi, di cui non posso ancora parlare, ma state certi che ogni volta che faccio un nuovo progetto sarà meglio del precedente, e come dice Serch “i classici infrangono tutte le regole” quindi questo è ciò che cerco di fare, fare classici.

Foto di Jianca Lazarus.

 
 

 

Links utili:

www.sneakasny.com

Facebook

Download Hebonics 101 Mixtape

 
 
loading... loading...