Un piccolo capolavoro di letteratura per ragazzi, in realtà solo letteratura, dove emerge la condanna di intolleranza e oppressione, scritto da Guus Kuijer con uno stile che riunisce sia la profondità della filosofia che la lievità della poesia

ReadBabyRead #192 del 28 agosto 2014

Guus Kuijer: “Mio padre è un PPP” (5/6)

28 Agosto 2014


Guus Kuijer

Mio padre è un PPP
(parte 5 di 6)


per info su F. Ventimiglia e C. Tesser:

Lettura e altri crimini
iTunes podcast


Legge: Franco Ventimiglia 


"Caro dice che a casa ha un diario dove scrive tutti i suoi segreti. Segreti! Sono curiosa. Secondo me so tutto di Caro e lei sa tutto di me. Che segreti può avere? E io? Al massimo potrei inventarmeli. Ad esempio che ho nascosto dei soldi da qualche parte, ma non è vero. O che sono innamorata di qualcuno che non è Mimun, ma non è vero neanche questo."


Mio padre è un PPP


Spik, si sa, è un PPP, un Padre Particolarmente Problematico. Abbandonato dalla terza moglie, è finito sotto i ponti e forse nella trappola della droga. Ma Polleke lo adora, primo perché è suo padre, secondo perché è un poeta, anche se non si decide a scrivere tutte le poesie che ha nella testa.

Quando spariscono di casa i risparmi di Polleke e della mamma, la ragazzina – pur immaginando che fine abbiano fatto – confessa di averli presi lei. Il giorno dopo, il padre le riporta i soldi ma Polleke gli dice che è troppo tardi e che non lo vuole più vedere finché non avrà scritto una poesia a dimostrazione della sua buona volontà. Spik invece le scrive una lettera in cui le confessa di non riuscire a essere un poeta e di non sapere cosa fare della propria vita. Polleke capisce di essere l’unica in grado di salvarlo e di convincerlo a smettere di drogarsi e si avventura a cercarlo tra i barboni della stazione. Per fortuna Polleke ha l’appoggio di Mimun, suo compagno di classe e fidanzato (anche se da grande sposerà una ragazza marocchina, come vogliono i suoi genitori), che l’aiuta a ritrovare il padre. Spik accetterà di andare in una casa-famiglia per tossicodipendenti? E quando Mimun tornerà dalle vacanze in Marocco sarà ancora innamorato di Polleke? L’estate porterà molte risposte.

Un classico della letteratura per ragazzi, con una protagonista dalla simpatia dirompente, che conquista i lettori con le sue poesie, le sue “preghiere” e le sue esilaranti riflessioni sul mondo degli adulti. Guus Kuijer, con una scrittura limpida e intelligente, tocca temi di grande attualità (la famiglia frammentata, la multiculturalità, la droga, l’amore), presentandoli dalla prospettiva fresca, innocente e insieme lucidissima di una ragazzina.


Guus Kuijer, vincitore del Premio letterario Astrid Lindgren 2012
Motivazione della giuria

Guus Kuijer affronta le problematiche della società moderna e le grandi domande esistenziali con uno sguardo libero da pregiudizi e notevole acume intellettuale. Nei suoi libri, il rispetto del bambino è palese quanto la netta condanna dell’intolleranza e dell’oppressione. Kuijer riesce a fondere assoluta serietà, acuto realismo, affetto, umorismo garbato e fantasie visionarie. Il suo stile semplice, chiaro e preciso riunisce sia la profondità della filosofia che la lievità della poesia.


Guus Kuijer

Nato nel 1942, Guus Kuijer crebbe ad Amsterdam in una famiglia di rigida osservanza religiosa. Nonostante non gli piacesse frequentare la scuola, studiò per diventare maestro elementare e lavorò come insegnante per sei anni, fino al 1973, quando pubblicò il suo primo romanzo e decise di intraprendere la carriera di scrittore a tempo pieno. Due anni dopo esordì come scrittore per ragazzi con Met de poppen gooien (non tradotto in italiano). Guus Kuijer ha pubblicato una trentina di libri per l’infanzia e per ragazzi, la maggior parte dei quali destinati a lettori adolescenti. Da diversi libri sono stati tratti film e spettacoli teatrali.

Guus Kuijer ricoprì presto un ruolo attivo nei dibattiti sulla società. All’inizio degli anni ’80 pubblicò una raccolta di saggi sull’infanzia vista dal mondo degli adulti, Het geminachte kind (non tradotto in italiano). Nel corso degli ultimi anni, in diverse opere ha affrontato intolleranza e fanatismo – questioni di scottante attualità nei Paesi Bassi.

Nel complesso, la produzione letteraria di Guus Kuijer è caratterizzata dal rispetto del bambino in qualità di persona. L’autore parla al bambino con serietà e apertura, come se fosse un adulto, anche quando gli argomenti diventano spinosi. Tutti i suoi libri promuovono la tolleranza, la comprensione e l’ampiezza di vedute.

Il suo impegno abbraccia sia le questioni sociali che quelle religiose; a questo proposito, Guus Kuijer rifiuta il dogmatismo e accoglie le esperienze esistenziali individuali che superano ogni barriera. A volte, i personaggi nati dalla sua penna entrano in mondi di fantasia che hanno dignità pari al mondo reale. Guus Kuijer abbina apertura mentale e acume intellettuale a una profonda comprensione dell’importanza della fantasia.

Nel libro di esordio, Met de poppen gooien, appaiono alcuni degli elementi che avrebbero caratterizzato la successiva produzione di Guus Kuijer: una protagonista femminile forte e senza peli sulla lingua, e un’attenzione acuta al sociale. Divenne il primo di una serie di cinque libri, pubblicati fra il 1975 e il 1979, che hanno come protagonista Madelief, una bambina di nove anni. Suscitò notevole attenzione il quarto libro della serie, Krassen in het tafelblad (Graffi sul tavolo, 1996), in cui Madelief cerca di scoprire perché a nessuno fosse simpatica la nonna materna defunta. Si rivela così una figura di donna che rifiuta il ruolo tradizionale di moglie e madre, senza lasciarsi incatenare dalle convenzioni. I libri su Madelief hanno avuto molto successo.

Il successivo libro per l’infanzia, Hoe Mieke Mom haar maffe moeder vindt (1978) (non tradotto in italiano), di tutt’altro genere e dal tono satirico, scatenò un vivace dibattito. Ad alcuni non piacque lo stile stravagante, molti furono irritati dalla pungente critica all’atteggiamento degli adulti verso i bambini.

Il grande successo di Guus Kuijer arrivò con i cinque libri su Polleke, pubblicati fra il 1999 e il 2001. Nel primo, Voor altijd samen, amen (Insieme per sempre), l’io narrante è la protagonista undicenne. Guus Kuijer amplia gli orizzonti, affrontando le sfide della società moderna, le contrapposizioni etniche, l’abuso di stupefacenti e le nuove costellazioni familiari – nel mondo di Polleke si ritrova tutto questo e tanto altro. Kuijer non assume mai atteggiamenti moralistici, lasciando che Polleke osservi il mondo con il suo sguardo lucido e mettendo il lettore nelle stesse condizioni.

Come molti altri libri di Guus Kuijer, la serie su Polleke si rivolge a lettori che si collocano nel passaggio fra infanzia e adolescenza. I personaggi affrontano sia le problematiche della società moderna, sia le grandi domande sulla vita. I bambini dei libri di Guus Kuijer sono persone, hanno un’opinione propria e idee che meritano di essere prese sul serio.

Gli ultimi due libri per ragazzi di Guus Kuijer, Het boek van alle dingen (Il libro di tutte le cose, 2009) e Florian Knol (non tradotto in italiano), sono di genere più fantasioso. Il primo è ambientato nel 1951 e ha come protagonista Thomas, un bambino di nove anni, un ideale coetaneo di Guus Kuijer. Il padre di Thomas è iperreligioso e violento, picchia figlio e moglie. Permeato dal disprezzo verso l’oppressione e i dogmi religiosi, il libro contiene anche elementi di umorismo e calore umano. Anche in questo racconto sul potere assoluto, la visione di fondo è ottimista. L’unico desiderio di Thomas è essere felice quando sarà grande. Per raggiungere questo obiettivo, deve smettere di avere paura.

Alla pari dei libri su Polleke, Het boek van alle dingen affonda radici profonde nella contemporaneità, ma anche in questo caso si assiste a una trasfigurazione della realtà con immagini surreali e fantasie visionarie. Mentre Thomas passa senza limiti fra realtà e fantasia, suo padre ha completamente dimenticato lo spirito dell’infanzia e perso la capacità di distinguere il bene dal male. Het boek van alle dingen racconta che cosa succede quando ci si smarrisce e si perde la capacità di pensare in autonomia. I dialoghi sono l’ossatura del racconto, l’elemento caratterizzante della produzione letteraria di Guus Kuijer, e dipingono i personaggi nelle loro sfaccettature a tutto tondo, con estrema sensibilità.

La commistione di realtà e fantasia ritorna in Florian Knol. Giovane filosofo di dieci anni, Florian intuisce che ciò che per una persona è normale, per un’altra può essere strano. Un bel giorno, un passero decide di stabilirsi nei suoi capelli rossi ma poi si scopre che, in realtà, il passero vive nei capelli di una vecchia donna, anche lei dai capelli rossi. Presto Florian e la compagna di classe Katja si rendono conto che la donna soffre di demenza. Come possono aiutarla? E chiamare “forchette” un mazzo di chiavi è veramente più strano che bere birra a colazione come fa il padre di Katja? Florian capisce che alcuni problemi non possono che essere risolti dagli adulti, ma che l’amicizia fra bambini e adulti è possibile e fruttuosa.

In tutta la produzione di Guus Kuijer, il punto di vista è quello dell’infanzia, ma con i suoi giovani personaggi anche il mondo degli adulti viene analizzato in profondità. Il suo impegno abbraccia sia le questioni sociali che quelle religiose e tutti i suoi libri promuovono la tolleranza, la comprensione e l’ampiezza di vedute. La complessità del mondo è descritta con umanità e affetto, utilizzando una lingua essenziale, ma ricca di sfumature.

Guus Kuijer ha vinto diversi premi, fra cui due volte il Deutsche Jugendliteraturpreis. Ha meritato quattro volte il Gouden Griffel, il più prestigioso premio per la letteratura per l’infanzia nei Paesi Bassi, oltre al premio statale olandese Staatsprijs voor kinderen jeugdliteratuur. Nel 2012 vince il Premio letterario Astrid Lindgren, uno dei massimi riconoscimenti internazionali per la letteratura per ragazzi.

Da alma.se


Le Musiche, scelte da Claudio Tesser

Tracey ThornOh, The Divorces! [Tracey Thorn]
GonzalezOne Evening [Barry Gibb , Maurice Gibb & Robin Gibb]
FeistInside + Out (Apostle Of Hustle UnMix) [Leslie Feist]
James BlakeLimit To Your Love [Leslie Feist]
Tujiko NorikoMagic [Tujiko Noriko]
AdeleDaydreamer [Adele]
Lisa HanniganLittle Bird [Lisa Hannigan]
FeistMushaboom (Mocky Remix) [Leslie Feist]
Amy WinehouseRehab [Amy Winehouse]
Hope Sandoval & The Warm InventionsButterfly Mornings [Hope Sandoval]
FeistSo Sorry [Leslie Feist]
Beth OrtonSisters Of Mercy [Leonard Cohen]
FeistThe Simple Story [Leslie Feist]
Tujiko NorikoSun! [Tujiko Noriko]
Amalia GrèIo cammino di notte da sola [Amalia Grezio]
James BlakeA Case Of You [Joni Mitchell]
FeistTout Doucement [Leslie Feist]
DuffyMercy [Duffy & Steve Booker]
AdeleMake You Feel My Love [Bob Dylan]
FeistSnow Lion [Readymade FC Feat. Feist]
Keren AnnAu Coin Du Monde [Benjamin Biolay]
Dead Can DanceThe Carnival Is Over [Lisa Gerrard/Brendan Perry]

 
 

Logo di articolo:
Liv Stig, protagonista del film "Polleke" (Ineke Houtman, 2003).

 
 

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