Piccoli gioielli di letteratura questi racconti giovanili del grande scrittore ceco Milan Kundera

ReadBabyRead #214 del 29 gennaio 2015

Milan Kundera: “Amori ridicoli" (2/7)

29 Gennaio 2015


Milan Kundera
Tre racconti da “Amori ridicoli”

Nessuno riderà
La mela d’oro dell’eterno desiderio
Il falso autostop

(parte 2 di 7)


per info su F. Ventimiglia e C. Tesser:
Lettura e altri crimini
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Legge: Francesco Ventimiglia


Gli “Amori ridicoli” di Milan Kundera


Milan Kundera, ormai entrato nel pantheon dei grandi scrittori europei del secondo Novecento, ebbe negli anni ’80 un grande successo con il romanzo L’insostenibile leggerezza dell’essere che divenne una specie di manifesto degli intellettuali, un cult da cui non si poteva prescindere. Nel tempo, Adelphi, editore italiano dello scrittore ceco naturalizzato francese, pubblicò altri romanzi: La vita è altrove (1987, ma uscito in Francia nel 1973); L’immortalità (1990); La lentezza (1995); L’identità (1997); L’ignoranza (2001); nel 2013 è uscito in Italia in anteprima mondiale il suo ultimo romanzo La festa dell’insignificanza, in cui l’autore persegue ancora il filone dell’analisi dell’uomo e dei suoi sentimenti; nel 1994 ripubblicava uno dei suoi primi libri, Amori ridicoli, una raccolta di racconti scritti fra il 1959 e il 1968, quando l’autore viveva ancora in Cecoslovacchia.

Erano gli anni delle forti tensioni politiche: la rivolta in Ungheria, la Primavera di Praga, i movimenti studenteschi. Lo scrittore, iscritto al partito comunista, vive in prima persona l’esperienza della lotta contro i sistemi di regime e paga il suo impegno con l’emarginazione e la perdita del lavoro. Iscritto per due volte al partito comunista, per due volte ne viene espulso, finché decide di andare a vivere in Francia. La sua posizione diviene critica e, soprattutto nei suoi primi libri, viene resa palese da una forma di ironia che mette a nudo le debolezze e le contraddizioni del potere. Nelle sue opere la denuncia non si manifesta con attacchi diretti ma attraverso le vicende umane, che non possono prescindere dalla realtà, ivi compresa quella politica. Nella bibliografia kunderiana Amori ridicoli si insedia in una posizione particolare per il gusto elegantemente vaudevillesco delle storie che vi sono raccontate e per i protagonisti, che rimandano in qualche modo ad una concezione del personaggio di carattere vagamente pirandelliano. Come il titolo denota, l’amore è il motivo dominante dei racconti, ma è un amore che contiene in sé la deflagrante carica della mistificazione e la potenza del ridicolo, inteso, ancora una volta pirandellianamente, come “sentimento del contrario”: la maschera e il gioco delle apparenze, l’essenza intima e le manifestazioni esteriori, l’immagine e lo sdoppiamento dell’individuo determinano le vicende dei racconti, che si snodano secondo il filo imprevedibile della vita. Parole e atti hanno all’interno dei personaggi una propria autonomia e svolgono un ruolo talvolta avulso dalla determinazione di chi li gestisce. Nel racconto Il falso autostop i due protagonisti vivono uno sdoppiamento che all’inizio è il divertissement di chi finge di essere quello che non è e che alla fine si rivela il risultato di un equivoco esistenziale. I due fidanzati della storia, per sfuggire alla monotonia di una vacanza dagli scontati risvolti, inventano un gioco di ruoli che prevede una parte diversa per ciascuno di loro: lui sarà un automobilista di passaggio, lei un’autostoppista che si fa ospitare. Nell’esercizio di questi ruoli fittizi la finzione prende quota fino a sovrapporsi alla realtà, generando nei due un senso di estraneità verso la propria identità, fino al punto di ritrovarsi nello stesso letto con la sensazione dell’ignoto attorno. La descrizione della nudità della ragazza, il dialogo sostenuto da termini di cruda sensualità, l’accoppiamento dei due corpi resi estranei dalla finzione e l’acme del piacere raggiunto senza sentimento conferiscono alla narrazione la tensione di un raffinato erotismo.

Per Kundera una storia non è solo concatenazione di eventi ma anche pretesto per fare filosofia e osservare quelle angolazioni dell’esistenza che oltrepassano il senso comune, con l’uso di un linguaggio che soddisfa tanto l’intellettuale quanto il lettore meno avvertito. I racconti di Amori ridicoli sono piccoli gioielli di letteratura, storie che disegnano la frantumazione dei sentimenti e che vivisezionano l’amore col bisturi dell’ironia e talvolta del paradosso. “Se un uomo fosse responsabile solo di ciò di cui ha coscienza, gli idioti sarebbero assolti in anticipo da qualunque colpa. E invece l’uomo ha il dovere di sapere. L’uomo risponde della propria ignoranza (…) E perciò nulla assolve lei dalla sua colpa”. E’ la requisitoria di uno dei personaggi del racconto Il simposio, in cui si insegue una verità che ciascuno presenta a sua immagine: del tentativo di suicidio di Elisabet ognuno fornisce la propria chiave di lettura ed è sempre una chiave che serve a chiudere la porta della coscienza. Amore e morte si coniugano come nelle tragedie greche, ma il dramma di questi personaggi è quello di vivere senza la grandezza della tragedia, nella “comica tristezza” di vicende consumate nella grigia routine, nella volgare accezione di tutte le cose terrene. La “dialettica dell’affermazione e della negazione, frutto dell’evoluzione del pensiero, rode lo spirito e la verità diventa sempre più problematica e irraggiungibile”: è ancora la lezione pirandelliana, spogliata dai cerebralismi e calata in una prosa ricca dove ogni scelta semantica ha funzione chiarificatrice.

Con Amori ridicoli Kundera manda in pezzi un mondo di seriosa compostezza e l’esplosione si verifica sotto la spinta di un eros vissuto al limite del paradosso, sempre confuso con la mistificazione e la simulazione.


Anna Maria Bonfiglio

(viadellebelledonne.wordpress.com)


Le Musiche
, scelte da Claudio Tesser

Tom Waits, What Keeps Mankind Alive [Tom Waits - Kathleen Brennan]
Tom Waits, Heigh Ho [Tom Waits - Kathleen Brennan]
Tom Waits, Redrum [Tom Waits - Kathleen Brennan]
Tom Waits, Books Of Moses [Tom Waits - Kathleen Brennan]
Tom Waits, Dog Door [Tom Waits - Kathleen Brennan]
Tom Waits, Little Man [Teddy Edwards]
Feist, My Moon My Man [Leslie Feist]
Feist, Sea Lion Woman [Leslie Feist]
Feist, Tout Doucement [Rene Albert Clausier/Mercadier]
Feist, Leisure Suite [Feist/Gonzales]
Frou Frou, Let Go [Imogen Heap & Guy Sigsworth]
Frou Frou, Breathe In [Imogen Heap & Guy Sigsworth]
Frou Frou, It's Good To Be In Love [Imogen Heap & Guy Sigsworth]
Frou Frou, Psychobabble [Imogen Heap & Guy Sigsworth]
Frou Frou, Only Got One [Imogen Heap & Guy Sigsworth]
Frou Frou, Shh [Imogen Heap & Guy Sigsworth]
Feist, Let It Die [Leslie Feist]

 
 

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Una foto dello scrittore Milan Kundera

 
 

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