Daniele Carretti che già conosciamo per essere il chitarrista degli Offlaga Disco Pax e più recentemente co-fondatore dei Magpie assieme a Valentina Feroni, utilizza un oggetto che evoca subito senso di protezione e di calore: la felpa. Un nome che lo incornicia già in un’immagine cara e ricolma di emozioni. Una cameretta. Un concerto. Le mani infilate nella tasca unica di una felpa. Uno specchio che diventa interessante e così che tratto dopo tratto parola e sinth, melodia e sensibilità, psichedelica ed elettronica, con la paura come argomento, che diventa coraggio tanto da scoprire completamento il telo che copre quello specchio. “Paura” è il secondo album di Felpa, dopo l’esordio “Abbandono” del 2013 dove era sicuramente più acustico. Il disco nuovo inizia con la strumentale “Buio” in una vibrante e poderosa melodia molto piena che apre la porta dell’appartamento e fa sentire i primi profumi del disco. “Stanotte” ci porta sul palmo della mano e la paura del buio diventa la scusa perfetta per stringersi più forte. Le parole cantate a fil di voce in modo confidenziale restano avvolte nel turbinio di emozioni per quello che è e quello che sarà e la chitarra disegna un percorso che gira l’angolo poche volte perché la strada è dritta. Il carismatico basso in “Inverno” in una tempesta noise buona, conta fino a dieci per non avere rimpianti. La strumentale “Spazio” cancella il suo sguardo appeso e con un mezzo sorriso le fa fare il salto per quella quasi felicità con queste melodie aperte e accoglienti. Rimanendo con lo stesso approccio per tutto l’album il discorso musicale fila. Il tempo rimane quello di una notte dove tutto sembra accadere e i pensieri si fanno discorsi mormorati alle orecchie con vere promesse ‘resterò accanto a te per quanto mi sarà concesso’ da “Paura mai” e ci sembra di sentire il brusio delle farfalle nello stomaco dei protagonisti di queste canzoni.
Francesca Ognibene
Tracklist