Ciao Dario!

Un saluto al compagno e allo straordinario uomo di teatro, meritatamente Nobel per la letteratura

15 Ottobre 2016


Ciao Dario


da Globalproject.info


Se n’è andato a 90 anni Dario Fo, uno dei personaggi che meglio ha saputo interpretare il rapporto tra produzione culturale ed impegno sociale e politico, nella storia contemporanea del nostro Paese.

Fo era un dissacratore, un artista poliedrico che ha sempre orientato il proprio talento ed il proprio studio verso la rottura di modelli culturali dominanti. Questo senza mai interpretare l’avanguardia come qualcosa di intellettualmente elitario, ma ancorando la ricerca alla diffusione popolare del messaggio e del linguaggio artistico.


Dal teatro alla satira, dalla televisione al cinema, l’opera di Fo (che nel 1997 gli è valsa il premio Nobel per la letteratura) si distingue per irridere ed attaccare il potere in tutte le sue forme, da quelle più evidenti a quelle più celate ed infime. “Mistero buffo”, “Morte accidentale di un anarchico”, “Non si paga, non si paga”, “La signora è da buttare”, “La marijuana della mamma è la più bella” sono tra le perle più pregiate di una carriera artistica di notevole spessore, ma anche quelle dove emerge in maniera più netta il suo impegno politico. Dalla strategia della tensione agli omicidi di Stato, dal proibizionismo sulle sostanze all’emergenza abitativa, dalla guerra alla corruzione, i temi politici affrontati da Dario Fo colpiscono nel segno, muovono tesi ed accuse dirette, riescono a far parlare di sé ed a sostenere realmente le lotte politiche, specie nei decenni '60 e '70. 


Anche più di recente lo ricordiamo spesso a fianco dei movimenti sociali, dalla lotta contro la base Dal Molin a Vicenza alle denunce degli abusi in divisa a fianco dell’associazione Acad, allo schierarsi apertamente dalla parte del popolo curdo , fino al recente sostegno dato ad alcuni spazi occupati e sgomberati dalla giunta Pisapia a Milano.


Nella sua autobiografia “Il mondo secondo Fo”, del 2007, diceva di sé e del suo lavoro artistico: «Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste. Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa».


Ciao Dario!

Globalproject.info

 
 

Copertina:
Un'immagine di Dario Fo durante la rappresentazione di Mistero Buffo.

 
 
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