Diserzioni #book: Derive o approdi?

Intervista ad Andrea De Rocco

29 Aprile 2017

Andrea De Rocco è uno storico conduttore di Radio Sherwood e uno dei nostri redattori più attivi. In occasione della pubblicazione del libro che porta il nome della sua trasmissione abbiamo deciso fare una chiacchierata assieme a lui e di condividerla con voi.

 

Per iniziare ed evitare preamboli, una classica domanda. Come è nata l’idea di questo libro?

Diserzioni innanzi tutto è una trasmissione radiofonica in onda ininterrottamente dal 1989 che si occupa di nuovi suoni elettronici, e che attraverso il suono cerca di leggere il mondo attuale e contemporaneamente cerca vie di fuga, stimoli per danze neurali. L’avvento della comunicazione 2.0 ha permesso di andare oltre la comunicazione prettamente radiofonica (che continua ad esistere) sfruttando le potenzialità che oggi ci offre la rete. “Diserzioni” ad esempio è diventata anche un blog all’interno del portale sherwood.it dove cercare di raccontare il suono proposto, narrare le tempeste e gli arcobaleni di questi naufragi nell'oceano di suono. Questo volume è una raccolta di riflessioni sul mondo sonoro che ogni settimana viene indagato all’interno della trasmissione. Originalmente pubblicati su sherwood.it (dal 2011 al 2016).

Nel libro, infatti, si parla molto di radio. Qualche anno fa Radio Sherwood ha abbandonato l’FM per passare esclusivamente al web. Come è fare radio oggi?

La radio negli ultimi anni è molto cambiata: quando ho iniziato c'erano le onde musicali da seguire, si distingueva facilmente chi faceva musica commerciale e chi seguiva la musica indipendente. Le trasmissioni che si occupavano di musica indipendente erano chiamate "specializzate" e tra conduttori e ascoltatori di quest'ultime ci si riconosceva come tra creature simili. La musica era un tratto identificativo, le onde collettive facevano in modo che riconoscersi attraverso la musica ascoltata fosse molto più attrattivo che riconoscersi in base alla provenienza geografica o alla squadra di calcio tifata. Io, per esempio, sono cresciuto ascoltando Nocturnal Emission ideata e condotta da Mirco Salvadori (autore della prefazione del libro) e Massimo Caner, trasmissione che qui in Veneto negli anni ‘80 ha formato un’intera generazione di wavers.   Ora non esistono più le onde musicali, non c'è la new wave e nemmeno la no wave perché l'onda è il mondo sonoro stesso, un mare burrascoso e senza fine. Tutto si è fatto più ricco, ma anche molto più complesso e difficile da decifrare. Una trasmissione radio per essere interessante non basta più che segua un’onda musicale, anche perché non sarebbe possibile, ma deve, a mio avviso, disegnare mappe o meglio indicare scie dove più dolce la deriva nell'oceano di suono attuale, deve rendere il naufragio intrigante. Per rendere felice ciò che sembra disperato bisogna accantonare le convinzioni del passato e portare la propria passione nell’indecifrabile mondo sonoro attuale, lasciare i facili approdi e non aver paura di andare alla deriva.

“Diserzioni” sembra un insieme di istantanee, di pensieri scritti mentre il suono vaga nella notte, di intimità condivise ...

Sono parole scritte spontaneamente, nate per lo più dall’indagine che per anni ho fatto nel compilare le playlist della trasmissione. Alla ricerca sempre e comunque dei suoni a me più congeniali nell’underground più oscuro. Forse agli estranei a queste sonorità, me ne rendo conto, le parole di questo libro possono stravolgere ogni logica razionale di comprensione perché non c’è narrazione bensì una sorta di monologo interiore fatto di piccoli stupori, di scatti e distrazioni, di associazioni libere; allo stesso modo dei suoni che racconta, in questo libro le parole a volte balbettano, si ripetono, a volte sembra di guardare delle GIF animante o dei loop video. Ma le parole come il suono creano un’atmosfera, o almeno lo spero.

Tanti parlano di fine della musica e della sua forza nella formazione della cultura giovanile. Cosa pensi a proposito?

L’avvento della musica liquida sembra aver rafforzato il senso d’impotenza rispetto alla storia e ai grandi eventi collettivi alimentando questa ribellione “da cameretta” o “isolazionista” segnata da una profonda sfiducia nella società e nella politica. Nonostante tutto questo, nonostante la morte dell’autore, la fine della visione romantica dell’artista come genio, il rifiuto dell’aspirazione totalizzante, mai come oggi si produce tanta musica. E spesso nel non luogo chiamato rete si condividono intenti e suoni, tanto che si formano dei collettivi virtuali. In Russia ad esempio c’ è una scena underground molto attiva non solo nel web, ma anche nei club che rivendica diritto di espressione, soprattutto in ambito LGBT. Stessa cosa sta avvenendo in alcuni paesi del medio oriente. Il problema è come porsi di fronte a cambiamenti epocali nel modo di usufruire e produrre musica, come raccontarli e come dare visibilità alle produzioni più interessanti.

E dovendo dare dei consigli per gli ascolti?

Non mi sento di dare dei consigli ma solo di mettere alcune boe di segnalazione in questo oceano sonoro, lo faccio ogni settimana dalla mia trasmissione e alcune boe le faccio galleggiare anche all’interno del libro. Sperando siano utili per cominciare un viaggio, sapendo che le bussole oggi servono a poco, ma ricordando anche che se si resta ancorati al passato la scoperta di mondi nuovi viene preclusa per sempre.

In appendice ci sono alcune pagine dedicate alla tua terra, il basso Piave. Come mai questa scelta in un libro che parla di musica?

Come dicevo all’inizio di questa chiacchierata attraverso il suono cerco di leggere il mondo. Il mio mondo è questo spicchio di Veneto dove vivo, terra di acqua, di bonifica, di fiumi e canali che diventano di grande attualità solo nelle emergenze. Pochi si accorgono che con questi elementi abbiamo un rapporto quotidiano, intimo e che proprio nella negazione di questo rapporto stanno le vere cause delle catastrofi, della perdita di identità, del continuo degrado del paesaggio, inteso nella sua dimensione relazionale tra uomo e territorio. Ho dedicato molto tempo ed energie nei comitati ambientali del basso piave perché credo che sia decisivo occuparsi del posto in cui si vive sia dal punto di vista ambientale che da quello culturale.

Dove si può trovare il tuo libro?

La versione cartacea del libro è pubblicato da Youcanprint e si può acquistare in rete, su IBS, Feltrinelli. Amazon e su altri siti di vendita al dettaglio online. Inoltre, il lavoro è inserito tra i titoli di Fastbook e può essere ordinato, quindi, nelle librerie tradizionali. Se invece preferite la versione digitale trovate il pdf proprio qui a fianco, nella colonna risorse dell’articolo. Dulcis in fundo lo troverete allo Sherwood Festival, naturalmente.

Per concludere si può dire che "Diserzioni" racconta più di derive che di approdi musicali.

Direi proprio di sì.

 
 

Diserzioni – Naufragi nell’oceano di suono

Autore: Andrea De Rocco
Prefazione di Mirco Salvadori
editore: Youcanprint
ISBN 9788892696464
200 pagine.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


 
 
loading... loading...