Italian Sharia - Paolo Grugni

Sto per fare le venticinque ore di traversata corfù-venezia e ho deciso sarà Italian Sharia di Paolo Grugni (Perdisa Pop edizioni) il romanzo per l'assicurata notte in bianco su passaggio ponte. Ma già dalle prime pagine mi sorge il dubbio che non si tratti di un romanzo, non uno di quelli completamente inventati, se non altro. La storia è ambientata a Prato e narra le vicissitudini di un non qualificato insegnante di italiano per immigrati che di mestiere “vero” però fa il battitore a macchina di discorsi per il sindaco (altrimenti detto impiegato comunale). Chiamato a salvare uno studente rumeno dalla negligenza di un pronto soccorso italiano, s'immerge fino al collo nella tragica vicenda di una ragazza mussulmana scomparsa dallo stesso edificio, lo stesso giorno e alla stessa ora in cui lui ci si trovava. E' clandestina e per lo Stato Italiano non esiste, ma rischia di morire come la sorella, giustiziata in nome della Sharia dal padre fondamentalista, perchè non porta il velo e non osserva il Corano. Così, mentre i telegiornali mettono carne al fuoco per la costante campagna anti islam, a nulla sembrano servire le istituzioni che, in linea del tutto teorica, fan da garante al diritto alla vita di ogni uomo: non c'è via di scampo legale e la sola cosa che rimane da fare è qualcosa di folle, come correre a Marrakesh a liberarla, con l'aiuto di uno spacciatore corrotto ma sensibile e personaggi alquanto sospetti. Ed è così che i cattivi diventano i buoni e i buoni forse buoni non lo son mai stati. Italian Sharia è un libro antireligioso in cui la critica è rivolta ad entrambe le frange estremiste: quella islamica e quella cattolica che, non da meno, ha un peso politico non indifferente nella società italiana.

“Imagine there's no countries..and no religion too”.