intro:
Luogo dei luoghi, spazio senza luogo, spazio u-topico, spazio simbolico.
Il sopra che protegge il sotto, il sotto che alimenta il sopra.
La foresta, che da sempre ha attraversato l’immaginario col suo cuore di tenebra e con la sua linfa vitale, è luogo di passaggio tra un al di qua e un al di là. L’addentrarsi allontana dalla retta via, avvicina l’estraneo e il misterioso. È spazio esterno, spazio interno.
È Spazio selvaggio disseminato di possibili incanti e possibili pericoli. È spazio di possibilità, traccia di senso attraversabile. Ti ci perdi, oppure ci trovi suoni nei quali puoi perderti.
Playlist:
Darkstar: Forest
Volor Flex: Forest Walk
Pensees: Echoes
Phelian: Nocturne
Brimstone: Silent Shadows
Nastya Kazantseva: Mirage (Unrevel Remix)
aLone: alone
lynchobite: Maybe
Irrilevant: Safehaven