Visioni parallele di un anno

top ten cinematografica

2 Gennaio 2012

Ed eccoci approdati all'ultimo giorno dell'anno, quello in cui sembra quasi impossibile non fare il punto della situazione.

In realtà da quando ho letto Alta fedeltà sono una segreta feticista delle classifiche e questo giorno non è che una scusa per poter finalmente approfondire questa mia segreta passione.

Vi presento quindi la mia personale top ten cinematografica.

Il primo posto è stata forse la scelta più semplice, The Tree of Life di Malick ha saputo incantare il pubblico con dialoghi, immagini e personaggi. Vince allo spareggio con l'ultima fatica di Aronofsky, che con il suo Cigno nero ha saputo tenere alta l'adrenalina di tutti. Lars von Trier invece ci ha presentato un pianeta misterioso ed ha analizzato la disperazione umana da diverse angolazioni.

Un'entrata dell'ultima ora è invece The Artist, chi l'avrebbe mai detto che un film muto e in bianco e nero sarebbe riuscito a farsi largo tra i colossi dell'anno?

Una citazione di merito va a due film che in molti aspettavamo da anni, due dispersi del cinema che finalmente sono approdati anche nelle nostre sale, il psichedelico mondo di Noé con Enter The Void e un must cinematografico, This is England.
Nella classifica del 2011 entra anche un piccolo gioiellino italiano, This Must Be The Place di Sorrentino, che si discosta molto dalla nostra produzione, forse grazie al cast internazionale.

Una favolosa Nicole Kidman racconta il dolore per la perdita di un figlio in Rabbit Hole, un piccolo gioiellino di fotografia che in pochi hanno saputo apprezzare. E sempre di dolore e malinconia si parla nel primo lungometraggio di Mark Romanek, Non lasciarmi, tratto dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro, un cast giovane e una storia ai limiti dell'immaginazione.Infine, come rappresentante del cinema asiatico, abbiamo Poetry, che porta sul grande schermo una protagonista inusuale, una signora anziana che deve fare i conti con una demenza senile incalzante.

Eccovi quindi la tanto sospirata classifica. Vi auguriamo un nuovo anno pieno di altrettante visioni interessanti che possano trascinarvi emozionalmente in universi paralleli costruiti dalle abili menti dei nostri registi contemporanei.
Buon anno!

1. The Tree of Life di Terrence Malick

2. Il cigno nero di Darren Aronofsky

3. Enter the void di Gaspar Noé

4. Melancholia di Lars von Trier

5. The Artist di Michel Hazanavicius

6. This is England di Shane Meadows

7. This must be the place di Paolo Sorrentino

8. Rabbit Hole di John Cameron Mitchell

9. Non Lasciarmi di Mark Romanek

10. Poetry di Lee Chang-dong

 
 
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