L'indignazione dei precari nell'Italia della crisi

La ballata degli incazzati - Italia Peggiore

Editori Internazionali Riuniti, 2011

3 Giugno 2012

Fra i numerosi istant book che, dopo lo straordinario successo di Indigatevi! di Stéphane Hessel, hanno cominciato a popolare le librerie, merita di essere segnalato questo Ballata degli incazzati, opera di una giovane precaria, "una ragazza come tante, laureata con il massimo dei voti e cresciuta con tanti sogni", che si cela dietro lo pseudonimo di Italia Peggiore (ricorderete l’insulto di Brunetta ai precari della Pubblica Amministrazione che lo contestavano).

Il libretto adotta  toni da pamphet nello stemperare con sarcasmo (vedi la citazione di Villon del titolo) la drammaticità dei problemi che, purtroppo, più o meno tutti ci troviamo a sperimentare nelle nostre vite: la fatica di raggranellare un reddito che consenta di arrivare a fine mese, la frustrazione di non vedere mai ripagati i sacrifici, la nausea per il degrado culturale degli ultimi vent’anni, e soprattutto una precarietà onnipervasiva che, per chi “non è riuscito a diventare una velina o a entrare in qualche casta”, dal piano lavorativo si estende sempre più a quello esistenziale e affettivo.

Eppure il libretto dà anche una nota di speranza: è nel rapporto con gli altri, nell’autorganizzazione, nella lotta per la difesa e l’allargamento dei diritti che si può superare lo sconforto e ritrovare una speranza “incazzata” e non pacificata. Perchè fra “Francesca C., 37 anni, laurea e dottorato, impiegata in un call center” e “Sergio M., 59 anni, top manager milionario, col pallino dello smantellamento del diritto del lavoro”, non è poi così difficile scegliere da che parte stare.

 
 

TITOLO: La ballata degli incazzati

AUTORE: Italia Peggiore

EDITORE: Editori Internazionali Riuniti

COLLANA: Sampietrini

ANNO: 2011

PAGINE: 32

PREZZO: 4, 90 €

 
 
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