Sorvegliare e punire: il nuovo volto degli OPG.

16 Febbraio 2012

Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono luoghi di vera a propria segregazione.
Sinonimo di'internamento, di reclusione e della barbarie verso persone che soffrono di disturbi mentali.
Si è aperta un'interessante discussione in merito al futuro degli OPG ma soprattutto in merito al futuro delle persone che vi sono state rinchiuse per troppi, lunghi anni.
Il 25 gennaio alla vigilia della riunione del Comitato Nazionale "Stop OPG" il Senato ha approvato il Decreto Carceri e  con l'emendamento presentato dalla Commissione Interna del Senato (capeggiata dal Senatore Ignazio Marino) è stato fissato il termine per applicare le leggi sulla chiusura degli OPG a Marzo 2013.
Nonostante l'importante passo avanti c'è il giusto timore che, a seguito della chiusura degli OPG se ne aprano altri, magari chiamandoli in modo diverso, ma sempre con la stessa anima: sbarre, polizia fuori dalle porte: altri piccoli manicomi mascherati da strutture terapeutiche ma che, di terapeutico, non hanno davvero nulla. Si perchè ciò che manca, a livello nazionale, è da una parte l'abolizione giuridica degli OPG e la modifica dellla modalità vera e propria dell'internamento di questi nostri cittadini e dall'altra, a livello locale, l'utilizzo diverso dellle risorse finanziarie destinate prima a rinchiudere e che invece dovrebbero tramutarsi in vero e proprio investimento sul lavoro di cura, inclusione sociale e assistenza - quella si davvero terapeutica - di queste persone.
Parliamo di cittadini, di nostri cittadini, e non di "soggetti" in generale perchè le parole, i termini e le definizioni sono importanti. Si parla sempre di giustizia facendo leva sulla paura: paura del diverso (sia esso malato mentale, straniero, detenuto) che alimenta questo sistema vergognoso che porta alla privazione dellle libertà fondamentali di ogni uomo in nome di una falsa e  ottusa sicurezza che non è altro se non barbarie di Stato.

Sono importanti le parole, il nome che diamo alle persone le marchia sulla pelle ed uscire dal destino imposto da questo sitema di detenzione  e privazione malato ci coinvolge tutti perchè isciritto nella più grande questione: la disastrosa situazione del pianeta carcere e dello stato di emergenza del sistema penitenziario italiano.


Questo DDL, in sostanza, non critica ma riafferma quei paradigmi manicomiali contro cui si dovrebbe combattere e gli ripropone attraverso quelle culture e pratiche pericolose che ancor oggi dopo anni di battaglie vanno sconfitte definitivamente.
Indubbiamente una questione aperta che va affrontata senza letture superficiali con tutta la sua complessità.

Di seguito alcuni articoli per continuare la discussione.

"I nuovi vestiti degli OPG" di Franco Rotelli
"Lettera aperta" di Peppe dell'Acqua
"Forum salute mentale"
"Giustizia poliedrica" di Marco Rigamo

 
 

    video

  • Lo stato della follia
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