Le città terribili - Recensione

con Silvia Ventura, Cristina Minoja, Roberto Caruso

10 Aprile 2012

Una scena vuota.

Tre corpi la occupano.

Due donne e un uomo agitano il silenzio della scena, puro canto, ritmo dettato dalle “percussioni” di mani e piedi.

Si può danzare anche senza musica?
Si può danzare sulla drammaturgia delle parole?
Si può comunicare anche senza dire nulla?

Abracalam, Roberto Caruso e Cristina Minoja con la straordinaria partecipazione di Silvia Ventura, lo fa portando in scena il secondo studio de LE CITTA’ TERRIBILI (all'interno della rassegna IRREPARABILI curata da TeatroContinuo e Abracalam) che prende spunto dalla poesia “Maia” di Gabriele D’Annunzio del 1903.

Un viaggio quello cui assistiamo, tra mito e realtà, di uomini che lottano per la sopravvivenza attraverso spazi uguali e omologati. Si respira una situazione di non ritorno.Le due danzatrici ci trasmettono affanno, ansia, tensione ma anche divertimento, ilarità.
E’ uno spettacolo denso e intenso, dove il respiro dei corpi in scena scandisce il tempo e le emozioni e lo spazio, all’improvviso, non è più vuoto.

 
 

Link utili:
www.abracalam.org
www.teatrocontinuo.it
scatolaemozionale.blogspot.com

 
 

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