Shinedown @ Magazzini Generali - 6 Giugno 2012

11 Giugno 2012

Approdano finalmente in Italia gli Shinedown, band americana che con il recente quarto album "Amaryllis" è riuscita a scalare le classifiche in madre patria e finire in heavy rotation grazie a singoli dalla grande presa come "Bully" e "Unity". Ad aprire la serata sono stati chiamati i connazionali Stellar Revival, la cui uscita del debut album “Crazy Ones” è attesa a breve. Purtroppo arrivo ai Magazzini Generali appena in tempo per ascoltare poche note del loro set e quindi rimandiamo un giudizio dopo l'ascolto dell'album; interessante notare però come durante il set degli Shinedown buona parte della band si sia spostata sulle balconate per seguire con interesse (accennando air guitar e scattando foto a profusione!) la main band della serata. Tocca alle note sparate a tutto volume di "99 Problems" (accoppiata Jay Z & Rick Rubin, vi dice qualcosa?) fungere da intro per l'entrata in scena degli Shinedown che si schierano compatti con il singer Brent Smith ben saldo al centro del palco: l'attacco con "The Sound Of Madness" ci mostra subito una band a suo agio in un locale comunque più intimo rispetto alle grandi arene che calcano abitualmente in madre patria. Se Brent è il mattatore della serata, sia per la sua prova vocale praticamente impeccabile che per la presa sul pubblico, non sono certamente da meno i suoi partners in crime, sempre precisi e musicisti ampiamente rodati e professionali. La forza della band di Jacksonville è senz'altro quella di riuscire a combinare a mid tempo intensi ed emozionanti ("Unity" e "Second Chance") brani più rocciosi e prettamente hard rock ("Diamond Eyes (Boom-Lay Boom-Lay Boom)" e "Devour"). Dopo un'ora di concerto pressochè impeccabile tocca al controverso singolo "Bully" aprire i bis, seguita subito dopo da una "Simple Man" acustica (solo con il chitarrista Zach Myers con il quale inscena un simpatico siparietto pre song con microcitazione di Bon Jovi!) francamente emozionante e toccante che mette quasi in secondo piano le pure ottime esecuzioni degli ultimi due brani previsti nel set, "Second Chance" e "Fly From the Inside".
Gli Shinedown lasciano il palco da vincitori e si confermano tra i pesi massimi della "nuova" scena hard rock-alternative americana.

Davide "Head" For Sherwood Live Reporter

 
 
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