The Cult Live @ Hydrogen Festival, Piazzola sul Brenta (PD) 13/07/12

14 Luglio 2012

Eccoci di nuovo qua, calendario intenso quello dell'Hydrogen Festival di quest'anno per gli amanti della musica old school...dopo il biondo Billy ora tocca ai Cult farci tappa.

Ricapitoliamo un po' chi sono i Cult...nati sull'onda del dark o quel che si voglia gothic rock negli anni 80, ne presero ben presto le distanze e si proposero come interpreti di una tradizione rock psichedelica dai tratti un po' cupi che ne distinsero il suono e l'immagine per tutto quel periodo. Capitanati dal carismatico Ian Asbury, figura mistica e spesso accostato, a torto o meno lo lascio a voi, al fu Jim Morrison, tanto da prenderne gli oneri durante la reunion dei Doors. I Cult pubblicarono tre album fondamentali durante gli anni 80 Dreamtime, Love, Electric lasciando il loro marchio indelebile nella musica.

Bhe dopo questo breve cappello passiamo al concerto, vedere vecchie glorie si sa è sempre un rischio o un arma a doppio taglio, si va sul sicuro ma si rischia di ricercare il gruppo che fu e non quello che è... Il buon Ian Astbury e il fido Billy Duffy al basso ahimè su questa cosa hanno le idee chiare...non aspettatevi i Cult di allora, abbiamo nuovi progetti e siamo andati avanti...nonostante tre anni fa dichiararono più e più volte la chiusura di baracca e burattini...mah stì artisti bipolari...

Dopo questa premessa e alcune recensioni negative precedenti insomma me l'ero che bella messa via, da bravo retrologo quale sono. Iniziano un po' in ritardo, fa molto rockstar questo, e quando salgono nel palco, molto sobrio devo dire, mi accorgo subito di una cosa, il tempo non è stato proprio generosissimo con Ian...seminascosta da un giaccone con stola di pelliccia (a Luglio!!!!! va ben che non era caldissimo ma...) la panza avanza e anche il volto mostra i segni di un attaccamento primario al collo della bottiglia...il fido Billy Duffy alla chitarra invece mantiene un po' più di linea dai...

A parte questo la scaletta riserva sin da subito vecchie glorie quali la sempreverde Rain che li ha portati al successo e alle masse, a parte la presenza devo dire che le sonorità son quelle che ci si aspettava e anche la voce tutto sommato tiene nonostante non sia proprio ai tempi d'oro. Scaletta mista tra le vecchie glorie e le nuove canzoni dell'album dato alle stampe di recente Choice of Weapon. L'influenza del trip di Astbury per gli indiani d'america e il loro mondo si sente di peso...anche nelle immagini che scorrono sui megaschermi, ogni tanto avevano del macabro e dell'inquietante non da poco. Le vecchie Nirvana, Fire Woman, Rise  si mischiano alle nuove Wolf Lucifer e For the Animals tratte dall'ultimo lavoro, nonostante le sonorità siano palesemente diverse ogni pezzo viene accolto bene dal pubblico, composto in gran parte da maturi metallari e biker che a dispetto delle apparenze son le persone più pacifiche del mondo.

Ian si diverte, fa un po' lo spocchioso...manda un po' a fanculo il pubblico e la gente...ogni tanto gli sfugge anche un "Ciao Italia" "Grazi Mille" di rito che insomma non sai mai se lo fan sul serio o ti piglian per il culo, osa anche un "Pavorotto...Lusciano" e giuro...ho chiesto anche ad altre persone perchè non volevo crederci ma ha detto pure "Topo Gigio"!!!!!!! Comunque come presenza si dai ci stanno, non saltano di qua e di là, ma han anche una certa età. Il concerto stà per giungere al termine e loro non sprecano di certo il bis e ovviamente She Sell Sanctuary e a sorpresa Love Removal Machine non poteva che essere un ottimo commiato per il pubblico di Piazzola accorso a vederli.

Di certo non uno dei migliori concerti della mia vita, ma credo che insomma nonostante le negative recensioni precedenti ora i Cult abbiano trovato la strada per il riscatto, sono soddisfatto e piacevolmente sorpreso di questo e spero continuino cosi, anzi sapete che vi dico che romperò il mio tabù e mi comprerò il loro ultimo lavoro!!!

 
 
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