La povertà, la malattia e la vecchiaia messe in luce da Emma Dante

Trilogia degli occhiali - Emma Dante

Rizzoli, 2011

20 Aprile 2011

Recensione


 

Ogni singolo personaggio dell’ultima trilogia di Emma Dante indossa gli occhiali. Questi esseri umani, dei veri e propri relitti della società, per la prima volta diventano protagonisti: è come se la Dante avesse voluto metterli a fuoco,strappandoli dall’ombra in cui vivono.

Tutti loro amano. Amano di un amore smodato, intenso ed infinito; un amore che fa ricordare, che fa ballare, che fa gridare, conoscere, toccare, piangere, sudare e sbavare. Quest’amore è talmente accecante che i protagonisti non riescono a vedere oltre: il mozzo ‘O Spicchiato sta giorni e notti in "coppa a ‘sta nave" e non vuole scorgere nemmeno da lontano le luci della terraferma (Acquasanta); Nicola non vede la realtà della casa religiosa per l’assistenza dei malati dov’è ricoverato, lui è il guardiano d’u casteddu d’a Zisa e viene costantemente coccolato dalla zia Marisa che gli vuole tanto bene! (Il castello della Zisa). Poi c’è lei, una signora anziana che fa uscire dal baule della memoria il suo lui e danzando i due ripercorrono a ritroso i momenti della loro storia d’amore (Ballarini).

Emma Dante in questo “trittico dell’emarginato” dona varie forme ai pensieri dei protagonisti: si sperimenta utilizzando il monologo napoletano o siciliano,il dialogo italo-francese e la sola, pura azione.

Trovo che la Trilogia degli occhiali, oltre ad essere un dramma per la messinscena, sia anche un buon libro per la lettura: ci sono ben pochi drammi in cui chi legge può prendersi il lusso di essere soltanto un lettore. Insomma, vi propongo un bello spettacolo da andare a vedere (in questi mesi la Dante è in giro per l’Italia proprio con la Trilogia www.emmadante.it/calendario) ed un buon testo da leggere.

 
 
Titolo: Trilogia degli occhiali
Autore: Emma Dante
Editore: Rizzoli
Anno: 2011
Prezzo: 13 €
 
 
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