TARM, Teatro degli orrori, Zen a La Tempesta del Rivolta: «Chi la dura la vince»

di Silvia Pelli per Toylet Mag

10 Dicembre 2012

«Grazie alla Tempesta, diventata una realtà così importante per la musica. Chi la dura la vince. E grazie anche al Rivolta». Così Pierpaolo Capovilla, introducendo La canzone di Tom, ha chiuso l’adrenalinico set del Teatro degli Orrori, giunto al culmine di una serata incredibile, imperdibile appuntamento annuale con gli artisti della Tempesta dischi, approdato anche quest’anno al Rivolta di Marghera.

La band veneziana oggi ha giocato in casa, e l’Hangar sembrava esplodere, da tante persone presenti, da tanta emozione e adrenalina. Tutta la giornata è stata un successo: due palchi, nove concerti, quattro dj set e uno spettacolo teatrale. Noi non siamo purtroppo riusciti a seguire tutto (anche perché ad un certo punto, vista la quantità di gente, fare la fila ai cessi escludeva la possibilità di correre a sentire il reggae dei Mellow Mood, salvo mettersi a ballare tra una sala e l’altra con le canzoni del dj set rocchettaro e un po’ tamarro de Il Genio), ma cerchiamo comunque di dare un resoconto di questo ricco appuntamento.

Abbiamo iniziato con Umberto Maria Giardini (ex Moltheni), che ha suonato i brani del suo nuovo album, La dieta dell’imperatrice: abbandonato il nome d’arte, accompagnato da nuovi musicisti (chitarra, batteria, hammond), Umberto sa sempre emozionare. La sua è una poesia avvolgente e vibrante, che si attacca al cuore. I Pan del Diavolo, a cavallo delle due chitarre acustiche, hanno scaldato la platea col loro folk pestato e carico. Il tempo di arrivare al secondo palco, il Nite Park, che la saletta è già strapiena per l’esibizione di Appino, voce e chitarra degli Zen Circus. Qui ha presentato in anteprima Il Testamento, suo primo lavoro solista, a fianco di Giulio Ragno Favero e Franz Valente de Il Teatro degli Orrori.

Per quello che siamo riusciti a sentire dal fondo della sala, i brani sono nervosi, elettrici, arrabbiati. Resta la curiosità di sentire il disco, che uscirà a Febbraio. Altro set notevole è stato quello dei milanesi Iori’s Eyes. Le loro sonorità sperimentali, una vocalità che sembra arrivare da un altro pianeta, hanno incantato i presenti. La grande attesa è stata però per i Tre Allegri Ragazzi Morti, freschi di uscita del bellissimo Nel giardino dei fantasmi: l’emozione è alta, palpabile. Dopo due brani tratti dal penultimo album, i nostri ci hanno suonato sei “fantasmi” Per I cacciatori, la nostra preferita, la band è stata raggiunta da Nikki di radio dj alla chitarra elettrica. Ma la pelle d’oca è arrivata con le tre canzoni che ci hanno regalato in chiusura: Il mondo prima, con tutto il Rivolta che cantava a squarciagola, Il principe in bicicletta e Occhi bassi. Che dire, dopo una serata così emozionante ce ne siamo tornati a casa con tante note nel cuore (e col fumetto gigante di Davide Toffolo sotto il braccio). Grazie Tempesta, grazie Rivolta.

Silvia Pelli

Scaletta Tre Allegri Ragazzi Morti Tempesta Rivolta
puoi dirlo a tutti.
La faccia della luna
la mia vita senza te
i cacciatori con nikki
e poi si canta
la via di casa
bugiardo
la fine del giorno
il mondo prima
il principein bicicletta
occhi bassi

 
 

Tratto da:
www.toylet.it

Foto articolo di uultranoia

 
 
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