Pubblicato originariamente nel 1978 e oggi riproposto dalla casa editrice minimum fax, Morte di un Casanova di Leonard Cohen è un libro veramente sorprendente, a tratti diseguale (i testi raccolti sono davvero troppi) ma senz’altro consigliato a tutti i fan del grande cantautore canadese.
Aprendo il libro di Cohen sembra di entrare in un labirinto, anzi in un gioco di specchi: quasi tutte le poesie, infatti, sono seguite da un brano in prosa, in forma di appunto o di pagina di diario, che funge da contrappunto alla poesia, spesso rovesciandone il senso, demistificandolo con ironia o al contrario accrescendone il pathos doloroso. Sembra quasi che in Cohen convivano due persone, l’autore e un suo alter ego più segreto, che glossa e commenta le pagine del libro, tutte dedicate all’amore, visto in tutte le sue sfumature. Un amore che, per il poeta-cantautore, è, allo stesso tempo e inscindibilmente, salvezza e dannazione.
La struttura del libro ben si adatta al Leonard Cohen di fine anni '70: quegli anni sono stati un periodo difficile per il cantautore, che aveva avviato un improbabile sodalizio artistico con Phil Spector e viveva una fase di esaltazioni e acute depressioni. Ma la stoffa dell’artista si riconosce anche dalla maggior parte delle poesie raccolte in Morte di un Casanova, a volte spirituali, a volte esplicitamente sessuali, spessissimo disperatamente sincere. Anche nel turbinio di fine anni ’70, Cohen non poteva fare a meno di cercare, sempre, le parole giuste per parlare del sentimento più complesso di tutti, l’amore. Del proprio, e anche di quello di tutti gli altri.
Completa il libro una prefazione di Vasco Brondi, appassionata e appassionante. A tutti i fan del menestrello di Montréal, dunque, buona lettura.
TITOLO: Morte di un casanova
AUTORE: Leonard Cohen
EDITORE: minimum fax
COLLANA: Sotterranei
ANNO: 2012
PAGINE: 540
PREZZO: 16 €
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