Take Five: il miglior jazz & dintorni del 2012

9 Gennaio 2013

Come al solito, questa arbitraria scansione temporale che regola la nostra vita in frazioni chiamate anni, ci porta a produrre bilanci, a fare riflessioni, a suggerire riproposizioni o a volgere sguardi all’indietro nel momento fittizio del passaggio da uno all’altro di loro.

Il nostro campo è quello musicale e, nello specifico, quello della musica afro-americana, il jazz e le sue più immediate vicinanze, fruito attraverso i CD. E lo strumento più adatto a sbirciare il panorama da questa postazione e a tastare il polso alla nostra musica preferita, è la cosiddetta “lista”, parola che, in fondo, reca con sé anche un brivido di inquietudine visto che crea una separazione netta fra i nominati e gli … assenti. A prescindere che la fortuna sia con gli uni o con gli altri.

Qui però non si parlerà di promossi o bocciati, di premiati o castigati ma solo di spunti d’ascolto. Ovviamente una lista è tanto più esaustiva e significativa quanto più numerosi sono gli elementi da valutare da cui estrarre quelli che si vogliono evidenziare.

Chi vi scrive si riferisce solo a cose ascoltate e mai a suggerimenti o altre fonti esterne, pertanto è probabile che nella sua vengano a mancare opere che si riveleranno essere altrettanto e ancor più degne di nota ma ciò è inevitabile e sempre soggettivo. Infatti, nonostante un mercato asfittico e una situazione economica drammatica che ha fatto sentire il suo peso anche sulla Cultura - campo in cui le Istituzioni si ritirano sempre più, quando invece vi dovrebbero investire per innescare un meccanismo virtuoso tale da farne sentire gli effetti in qualsiasi altro campo – ecco, nonostante tutto ciò, la produzione discografica a noi cara è stata ancora una volta piuttosto vasta, sia in campo internazionale che in quello nazionale, ormai così maturo da confrontarsi a fronte alta con chiunque.

Da questa enorme quantità di dischi di generi diversi ne ho scelti alcuni, per motivi estetici o tecnici o anche di altro tipo, ma senza commenti o recensioni in quanto il loro ascolto fornirà a ciascuno degli ascoltatori la possibilità immediata di formarsi un giudizio che potrebbe anche essere del tutto difforme da quello di chi scrive, ovvio.

Come ascoltarli? Beh, attraverso i CD, se avete voglia/possibilità di acquistarli, o sul web, sui loro siti o nelle trasmissioni “Take five, jazz & dintorni” del 3 e del 10 gennaio, in diretta streaming o in podcast sul nostro sito. Concludo con le parole dello scrittore Edoardo Nesi che si ricollegano al discorso sopracitato: “la Cultura promuove e richiede e sa creare un ambiente favorevole all’innovazione, alla creatività, alla nascita di idee, alla libertà di pensiero, all’apertura verso le altre culture e alla necessaria, benedetta contaminazione che ne deriva: l’unico ambiente sociale che può permetterci di imbracciare con successo la globalizzazione invece di continuare a subirne l’avanzata”. Sono per tutti ma sembrano scritte per chi ama la nostra musica! buon jazz 2013 a tutti.

Jason Adasiewicz - Spacer (delmark)

Paolo Fresu/Omar Sosa - alma (tuk)

Andy Sheppard/Michel Benita/Sebastian Rochhford - trio libero (ecm)

Marcello Tonolo - second take (caligola)

Cristina Zavalloni - la donna di cristallo (egea)

Augusto Pirodda/Gary Peacock/Paul Motian - no comment (jazzwerkstatt)

Piero delle Monache - thunupa (parco della musica)

Barbara Casini & Orchestra della Sardegna - agora tà (via veneto jazz)

Enten Eller Orkestra - e(x)stinzione (splasc(h) )

Peter Knudsen eight - sagas of the present (cam)

Roberto Olzer trio - steppin’ out (abeat)

Johannes Enders - mondvogel (jazzwerkstatt)

Tim Berne - snake oil (ecm)

Lanfranco Malaguti - galaxies (splasc(h) )

Roberto Gatto - replay (parco della musica)

John Taylor/Palle Danielsson/Martin France - Giulia’s Thursday (cam)

Mauro Ottolini Sousaphonix - Bix factor (parco della musica)

Enrico Rava & PM jazz lab - on the dance floor (ecm)

Enzo Carpentieri - everywhere is here (zero zero jazz)

Enrico Zanisi - life variations (cam)

John Surman - saltash bells (ecm)

Jano quartet - distante (via Veneto jazz)

Dino Rubino - Zenzi (tuk)

Daniele D’agaro/Mauro Ottolini/Simone Zanchini - Up & down (artesuono)

Daniele D’Agaro Adriatics Orchestra - Mountains, love & humor (artesuono)

Mauro Grossi - Eden (abeat)


 
 
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