Indignatevi! - Stéphane Hessel

Recensione

INDIGNATEVI! Questo è il monito che riecheggia con forza, quasi a voler uscire dalle pagine del libro che ne prende il titolo, vero e proprio testamento biologico di un uomo che ha fatto la storia e vuole continuare a farla. Indignez-vous! è il caso editoriale dell’anno: ha venduto nella sola Francia più di 700.000 copie nel gennaio 2011, con Indigène éditions, ed è stato tradotto da poco in italiano per Add editore, con il titolo Indignatevi!.
Stéphane Hessel, l’autore novantatreenne, vanta una biografia di tutto rispetto: militante nella Resistenza francese a Londra, impegnato nell’Ufficio del controspionaggio (BCRA) durante Vichy, catturato e torturato dalla Gestapo, internato ed evaso da due diversi campi di concentramento, infine impiegato nel ministero degli affari Esteri della Francia liberata come diplomatico e poi nel gabinetto di Henri Laugier, segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite e della Commissione per i diritti dell’uomo. È qui che Hessel assiste alla composizione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, esperienza che incorona una vita avventurosa e fortemente calata nel suo contesto storico, come testimone consapevole e attivo del tempo che sta vivendo.
La grande lezione di Hessel, contenuta nella versione originale francese in nemmeno 30 pagine che colpiscono come un pugno e scuotono le coscienze intorpidite con la lucidità di un vissuto sincero e appassionato, nasce proprio dalla sua esperienza di vita e si rivolge ai giovani di oggi. Perché in ogni tempo è necessario vivere la storia. Perché non esiste storia, per quanto buia o avvilente, che non vada vissuta da protagonisti. E perché “Il peggiore degli atteggiamenti è l’indifferenza, dire -Non posso farci niente, mi arrangio-”. Dunque, INDIGNATEVI!, grida l’autore, passando un testimone ideale alle nuove generazioni, perché non si lascino abbrutire dai tristi orizzonti contemporanei e abbraccino “l’insurrezione pacifica” come unica soluzione non violenta ai conflitti e ai soprusi dei nostri giorni. Con tutta la potenza della storia e la passione di una vita, Hessel investe coloro che faranno il XXI secolo di un grande compito che comincia dall’azione, perché “creare, è resistere. Resistere, è creare”.