Media e società: una relazione biunivoca

Televisione - Carlo Freccero

Bollati Boringhieri, 2013

15 Aprile 2013

Cos’ha da dirci oggi la televisione, il mezzo di comunicazione sicuramente più importante della seconda metà del XX secolo ma che a prima vista sembra oggi improvvisamente invecchiato, superato senza rimpianti da Internet e dall’informazione “do-it-yourself”? Eppure alzi la mano chi fra di noi non segue almeno una delle serie TV americane figlie di Lost e Twin Peaks, più belle dei film; e anche le recenti elezioni, con la rimonta di Berlusconi dovuta secondo tutti gli analisti alla sua costante presenza sugli schermi, stanno a dimostrare che la televisione non è forse poi tanto superata come sembra...

Per capirne l’evoluzione, dalle origini del servizio pubblico “pedagogico”  e monocanale all’attuale situazione tipicamente postmoderna in cui passato, presente e futuro convivono sincronicamente, è interessante il recente Televisione (Bollati Boringhieri, 2013) di Carlo Freccero, sicuramente il massimo esperto italiano del medium televisivo. Grazie all’agile panoramica storica offerta dall’autore, ripercorriamo almeno 60 anni di storia italiana vista attraverso la prospettiva televisiva, dalla RAI in bianco e nero alla nascita delle TV “libere”, dalla creazione dell’impero berlusconiano al suo tramonto e all’alba di un futuro possibile: canali digitali specializzati e creativi, ibridazione con altri media, coinvolgimento in prima persona dello spettatore nella produzione di materiale visivo di qualità (Current TV) e nella creazione del palinsesto.

La televisione, come ogni altro medium, non fornisce semplicemente un modo neutrale di veicolare un contenuto, e cambia chi ne fa uso; e come ogni altro sistema di comunicazione, possiede un proprio specifico linguaggio, che va sfruttato al meglio se se ne vogliono esercitare tutte le potenzialità. Come spiega Freccero, se trent’anni di monopolio della televisione commerciale sono andati di pari passo con lo slittamento del concetto di democrazia da “tutela delle minoranze” a “dittatura della maggioranza”, non semplicemente propagandando, ma preparando il terreno culturale del berlusconismo, oggi la massa di spettatori può trovare nelle nuove tecnologie e nei nuovi approcci la forza per “fare massa” (J. Baudrillard), rifiutando di identificarsi in un leader e di sperare nella figura di un salvatore, per prendere in mano il proprio destino: è quello che, in vari modi e talvolta contraddittoriamente, ci hanno dimostrato negli ultimi anni primavera araba, indignados e #occupy.

Per chi vuole farsi un'idea di cosa sta succedendo oggi nel mondo della comunicazione mainstream, Televisione è probabilmente il punto migliore da cui partire.

 
 

Carlo Freccero - Televisione - Bollati Boringhieri - Copertina Libro
TITOLO: Televisione
AUTORE: Carlo Freccero
EDITORE: Bollati Boringhieri
COLLANA: I sampietrini
ANNO: 2013
PAGINE: 172
PREZZO: 9 €

 
 

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