Lunedì 1 luglio - Sherwood Festival 2013

La diretta di Sherwood.it - Park Nord Stadio Euganeo - Padova

2 Luglio 2013

Lunedì 1 luglio è stato, come sempre, un lunedì di dibattito a Sherwood Festival 2013.

Ospite in studio Luca Tornatore, ricercatore triestino, che ricorda la figura di Margherita Hack.

Contro il privato e oltre il pubblico, un nuovo paradigma del comune prende corpo nel rapporto tra i giuristi della Commissione Rodotà e i movimenti sociali. Prende forma sul second stage con un pubblico di più di seicento persone l'incontro pubblico ospitato da Sherwood Festival a Padova della costituente per i beni comuni, giunta alla quarta tappa del percorso iniziato lo scorso aprile.

Quasi venti interventi, a partire da quelli del giurista Ugo Mattei e del Teatro Valle occupato che hanno presentato la proposta della costituente, hanno espresso la condivisione di un innovativo spazio pubblico di confronto, caratterizzato dall’incontro inedito tra i docenti che avevano, a suo tempo, animato la Commissione Rodotà per la riforma del diritto civile, e l’eterogeneo insieme di spazi sociali e culturali occupati, movimenti, associazioni e comitati che si battono per la difesa e la conquista dei “beni comuni”.

L'obiettivo è tradurre, attraverso il continuo scambio di saperi e pratiche, le rivendicazioni quotidianamente espresse da intere comunità che si battono per tutelare e riappropriarsi di beni comuni quali ambiente, cultura e reddito, nel riconoscimento di nuovi diritti e nella conquista di più avanzati livelli normativi. Obiettivo tanto più rilevante, nel momento in cui si è aperto, sulla scena politico-istituzionale, un dibattito sulla riforma della Costituzione che rischia di avere carattere puramente regressivo, invece che essere occasione di reale innovazione.

Nel corso della serata è stato introdotto un ulteriore tema per i lavori della costituente: la necessità di affrontare anche il terreno del diritto penale, oltre quello civile e ambientale, in modo da elaborare proposte normative che siano in grado di tutelare e di sottrarre alla logica dei Tribunali chi, battendosi per l'affermazione dei beni comuni, è costretto nelle proprie pratiche di lotta a rompere la legalità data, dal riconoscimento del principio di "non offensività" a quello del "diritto di resistenza".

Il momento pubblico serale è stato preceduto, nel pomeriggio, dal confronto tra centocinquanta attivisti di movimenti e comitati del Nordest e un gruppo di operatori del diritto veneti, che hanno deciso di costruire un permanente laboratorio territoriale di dibattito ed elaborazione della costituente, cui tutte/i coloro che si battono per i beni comuni sono invitate/i a partecipare.

Nel Veneto infatti si vive con particolare intensità la contraddizione tra le continue aggressioni al territorio da parte di grandi opere (in essere o in progetto, dai “mostri galleggianti” che solcano la Laguna alle infrastrutture autostradali che attraversano l’intera regione) e servitù di ogni genere (da quelle militari come nel caso del Dal Molin e dell’intera provincia di Vicenza a quelle del terziario speculativo come per Veneto City), e la domanda di autonomia e riappropriazione della propria sovranità democratica, posta con forza dalle comunità locali. Ognuna di queste vertenze territoriali porrà così all'attenzione della costituente specifici temi giuridici: dalla riappropriazione comunitaria delle competenze sulle acque al superamento delle concessioni uniche alle lobby speculative per quanto riguarda Venezia, dalla segretezza dei trattati internazionali alla sottrazione di intere porzioni di territori per usi bellici per Vicenza, dallo smantellamento di tutta la legislazione "emergenziale" che giustifica attraverso gestioni commissariali l'imposizione di grandi opere alla disarticolazione della logica finanziaria del project financing per la Riviera del Brenta e molte altre aree, fino alla revisione di tutta la materia concernente lo sfruttamento delle acque nelle Dolomiti, per la produzione di energia elettrica così come per le necessità irrigue di una produzione agricola intensiva e monocolturale.

I due momenti della costituente dei beni comuni si sono conclusi con l'indicazione dei prossimi appuntamenti, già fissati e fatti propri da tutti i partecipanti: mentre a livello nazionale prosegue il lavoro "in sede redigente" della commissione dei giuristi, per il Nordest il laboratorio territoriale si ritroverà il prossimo 2 settembre a Vicenza (negli spazi del Festival No Dal Molin) e il 19 / 20 ottobre nel Bellunese per le iniziative intorno alla celebrazione della memoria della strage del Vajont.

Per info e ulteriori adesioni al Laboratorio Nordest della costituente dei beni comuni indirizzo email:

[email protected]

Di seguito la versione integrale del dibattito:

 
 
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