L'esordio di Roger Hobbs ricorda le storie nere di Richard Stark

L’ombra si muove sullo stesso sentiero di Parker

19 Novembre 2013

La prima apparizione di Parker, il rapinatore della serie nera creata da Donald E. Westlake con lo pseudonimo di Richard Stark è del 1962.

A partire da "Anomina carogne", Parker compare in ben 28 romanzi, in ognuno dei quali è impegnato - salvo un paio dove protagonista è Grofield suo storico socio - in fulminanti rapine a mano armata. Leggendo i romanzi di Richard Stark si viene proiettati sino dalle prime pagine nelle atmosfere di Rapina a mano armata del primo Stanley Kubrick o del più recente Heat la sfida di Michael Mann. Storie di rapinatori, mondo di professionisti della rapina e degli ambienti che vi ruotano attorno: nessuna indulgenza moralistica, nessuna deviazione sentimentale ma metalliche storie di malavita americana.

Anche le ultime imprese criminali di Parker, ormai proiettate nel nuovo secolo, hanno mantenuto il fascino delle prime grazie alla maestria e all’efficacia della scrittura del vecchio Stark, ormai alla fine della sua corsa.

Alla sua morte nel 2008 i suoi lettori si sono certo chiesti: chi altri ci potrà allietare con storie di questa portata, con atmosfere di questo tipo?

Bhe! Forse qualcuno è arrivato. Si tratta di un Parker del nuovo millennio quello che viene raccontato nel recente libro "L’ombra" del ventiduenne di Portland, Roger Hobbs, da poco pubblicato da Einaudi.

"Il mio nome non è Jack. E non è neanche quello che compare sulle mie patenti, sui miei passaporti e sulle mie carte di credito. Vivo solo, dormo solo, mangio solo. Non mi fido di nessuno. Quando comincio a ricevere messaggi da gente che non conosco, infilo l’hard disk nel microonde, faccio la valigia e ricomincio da capo”.

Si presenta così al lettore Jack Delton o meglio l’Ombra, dopo un capitolo iniziale che racconta una fulminante rapina che farà da miccia per lo scoppio dell’intera vicenda. L’Ombra a mio parere è il primo personaggio che si avvicina, almeno tra quelli che io ho avuto il piacere di leggere, al mitico Parker. Certo siamo in una nuova epoca, fatta di cellulari, computer, tecnologia digitale e quant’altro ma l’ambiente dei professionisti del crimine ha mantenuto alcune peculiarità che Hobbs riesce a descrivere con maestria. E ci fa piacere sapere che sta lavorando alla seconda storia dell’Ombra.

Tornando al libro, salvo qualche eccesso, la storia scorre veloce con al centro un personaggio ben caratterizzato e che, come Parker, non indulge ad alcun tipo di sentimentalismi e moralismo di fronte all’uso della violenza. La rapina o qualsiasi altro sia il compito che si prefigge sono al centro della sua azione: tutto il resto è effetto collaterale e come tale viene svolto drasticamente.

In un'epoca di falsi moralismi e di falsi buoni sentimenti non è poca cosa incocciare in un personaggio come l’Ombra. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati nel libro: il coordinatore che commissiona rapine, le diverse "batterie" di professionisti che compaiono nella storia, il boss di Atlantic City che non gradisce gli intrusi nel suo “campo di gioco”. Forse solo la federale che indaga sul colpo poteva essere evitata ma, in fondo, non rovina più di tanto la storia.

Non mi dilungo oltre. Chi già conosceva Parker di Richard Stark è invitato a leggere questo nuovo personaggio che, con gli opportuni distinguo verso quell’inarrivabile rapinatore, potrebbe emularne le imprese. Chi non conosce Parker, dopo aver letto "L'Ombra" sarà almeno incuriosito a leggerne qualche storia. E non è poca cosa leggere chicche di qualità di tal genere in una editoria in bonaccia da un po' di tempo in questo genere.

Unknown

 
 

Roger Hobbs
L’Ombra
Einaudi 2013
Stile libero Big
pp. 352
€ 19,00
ISBN 9788806212551

Tratto da:
www.globalproject.info

 
 
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