Vanamusae - Come i cani

di Claudia Galal

4 Marzo 2014

Una sintesi di canzone d'autore e musica rock, questa è la cifra stilistica dei modenesi Vanamusae. Dopo una campagna di crowdfunding su Musicraiser, brillantemente andata a segno, la band ha finalmente dato alle stampe l'album "Come i cani", pubblicato dall'etichetta (super) indipendente Lo Scafandro di Fabrizio Tavernelli, cantante, musicista, dj, produttore, scrittore e indomito animatore della scena emiliana (Afa, Duozero, En Manque D'Autre, Groove Safari, Babel ecc.).

In questo disco, strizzato in mezz'ora scarsa ma consistente, confluiscono le diverse esperienze di vita di Matteo Gozzi (voce), Lorenzo Lugli (chitarra), Stefano Crotti (chitarra), Nicolò Monti (basso) e Oussama Mansour (batteria), ma anche molteplici influenze musicali e più ampiamente artistiche e letterarie.
Dal lato della canzone d'autore si avvertono l'estenuante ricerca sulla parola e la cura nell'interpretazione, che a tratti diventa quasi teatrale, piena di enfasi (a volte anche troppa) e cuore. Dall'altro lato della sintesi, quello della musica rock, arriva la grande energia di una sezione ritmica potente e trainante, ma capace di farsi delicata e discreta quando serve. Le chitarre sono grintose, cariche di distorsioni e a tratti dissonanti, divise tra la tentazione post-rock di una dilatazione infinita e la fiammata esplosiva e veloce del rock più duro.
I Vanamusae, che nel nome fanno riferimento a quelle “vane muse” metafora dei sogni irrealizzabili, ci raccontano tutta la rabbia e il disagio della nostra generazione, quella delle aspettative calpestate e del futuro rubato, quella che cerca un riscatto nella provincia come nella grande città “nel canile che è il nostro tempo”.
I momenti più riusciti sono all'inizio e alla fine: suggestiva la breve intro "Un giorno tornerò a Tunisi", persino struggente "L'erba (di Fausto)", che chiude l'album e lascia con la curiosità di vedere la band dal vivo.


Tracklist:

1) Un giorno tornerò a Tunisi
2) Come i cani
3) I nostri corpi elettrici
4) Il tempo è stronzo
5) Grida
6) Non avremmo mai tremato
7) Piccoli disastri quotidiani
8) L'erba (di Fausto)

 
 

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