Intervista a Piero Dread

a cura di Mr. Robinson

25 Marzo 2014

In diretta dall'Isola di Mr. Robinson, l'intervista a Piero Dread che presenta il suo ultimo lavoro "Real Vibes".



Mr Robinson: Benvenuto nell’Isola di Mr. Robinson Piero Dread dopo l’avventura come ex front man dei Franziska ti sei rimesso in gioco con questo nuovo album Real Vibes

Piero Dread: Mi sono chiuso in studio e dopo due anni di lavoro a maggio è uscito il nuovo disco. Un disco molto fresh anche nei contenuti. Cerco sempre di trattare temi sociali e di descrivere la situazione attuale a livello sia locale che mondiale. Non mancano certamente le cose da dire in questo periodo storico. Ci sono molte collaborazioni in questo album tra le quali cito Ale Soresini, Ambassa, elementi dei Franziska nei quali ho trovato un grande supporto e molte altre persone e musicisti che sono nel reggae da parecchio con le quali mi sono trovato in simbiosi. Ci ho messo due anni per fare uscire questo disco perché volevo essere sicuro della formula e anche delle sonorità avendo la possibilità di incidere nel mio studio.

Mr: La prima traccia "Live in love" dimostra le tue qualità anche canore essendo un po’ soul.

P: Io amo un po’ tutta la musica black dal soul al blues anche perché essendo musicista mi piace suonare. Questo tipo di musica poi  tratta sempre delle tematiche molto profonde e dirette come il reggae e lo ska.

Mr: Oltre le varie collaborazioni delle quali abbiamo parlato prima ce ne sono delle altre.

P: Si ci sono pezzi come "See you later feat. Mojo Morgan", "Pay the price" con Raphael, "Inna me yard Feat. Askala Selassie" con il quale abbiamo fatto anche un video clip, e "Time is getting rough feat. Jah Son". Tutti artisti con i quali nutro una certa stima e perciò amo condividere delle cose mantenendo un certo feeling.

Mr: Quello che dici  è molto bello dal momento che tutto si stà riducendo a file dove i musicisti si mandano i pezzi senza neanche più vedersi di persona, tutto diventa un po’ più freddo anche se comodo.

P: Succede di non incontrarsi con i musicisti per incidere dei pezzi questo è vero ma anche in passato con i Franziska dove si è collaborato con Freddie Mc.Gregor, General Levy ho sempre cercato un certo contatto umano per dare a chi ascolta  la possibilità di percepire qualche cosa di reale.

Mr: C’è sempre un prezzo da pagare nelle cose e tu questo lo canti in "Pay the Price" con Raphael.

P: "Pay the price" è quello che ognuno di noi paga ogni giorno, le rinunce, le scelte che bisogna fare nella vita. Ognuno di noi ha qualche cosa da mettere in gioco sul piano quotidiano. Per cui mi piace sempre dare spazio ad episodi di vita normale che possono valere per una persona che vive in Italia ma anche per una persona che vive in qualsiasi altra parte del mondo. Io vivo in Italia e in Italia sono contento di viverci se non fosse per tutta una serie di mosse politiche che non ci rendono sempre fieri del nostro paese. Sono contento di essermi innamorato della musica reggae e di vivere in Italia perché anche qui si riescono a fare moltissime belle cose. La citazione alle questioni politiche vuole riprendere anche il discorso del Rototom un festival nato in Italia e per questioni politiche ha dovuto migrare in Spagna. Non dimentichiamo che l’ispirazione arriva però molto dalla terra della musica reggae, la Jamaica ed io ho preso spunto alle volte dai pezzi intramontabili di Marley come credo abbiano fatto in molti appassionati di reggae e qui la questione non è dove vivi ma cosa riesci a percepire indipendentemente da luogo nel quale abiti.

Mr: Grazie a Piero Dread per essere stato con noi nell’isola in bocca al lupo per "Real Vibes" alla prossima .
Bless!

 
 

Links utili:
Piero Dred official

 
 
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