Costellazioni - Le luci della centrale elettrica

La Tempesta Dischi, marzo 2014

26 Marzo 2014

Costellazioni segna il punto di svolta nell'approccio alla musica de Le Luci della Centrale Elettrica - alias Vasco Brondi. Il disco nasce infatti da un elemento nuovo nella composizione delle canzoni, quello dell'elettronica. Non sono più le schitarrate melodiose di un'acustica a dar vita ai pezzi, che si sviluppano invece attraverso una rigorosa ritmica. Quest'ultima infatti spezza la monotonia dello stile cantautorato delle canzoni per dare una scossa ai pezzi, dotando ciascun brano di carattere personale. “Ti vendi bene”, col suo beat che sfiora quasi i ritmi da discoteca anni '80, ne è l'esempio più eclatante. Ascoltandola non può non venire in mente il ritornello di “Tu menti” dei CCCP.


Come al solito i testi di Brondi sono il suo punto di forza, la loro intensità è accentuata dallo stile quasi recitato del cantato. Ricordano quasi De Gregori e la sua arte nel creare, attraverso le parole, immagini evocative che esaltano le storie raccontate. Questo si percepisce già dal primo ascolto di “Macbeth nella nebbia”, track numero due.

Ogni canzone racconta qualcosa, partendo dalle storie di provincia di Ferrara, toccando poi orizzonti sempre più ampi fino a raggiungere galassie completamente inesplorate fino ad allora dal cantautore (“La terra, l'Emilia, la luna”).

L'intero disco è infatti un viaggio attraverso la presa di coscienza dell'era in cui viviamo, fatta sopratutto di rabbia, incertezza e disillusione. In questo senso Brondi si fa portavoce di una generazione. In “Le ragazze stanno bene” e “Una guerra lampo pop”, tra le altre, si percepisce il grido di frustrazione di ragazzi senza un futuro chiaro e senza aspettative.



Ciò nonostante si avverte un senso di speranza in tutto l'album, un invito alla spensieratezza, quasi contagiosa come in “Questo scontro tranquillo” (“Ma ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti, tutti i tuoi pianti trattenuti”).

Quest'insensata felicità che muove l'album si rivela anche nel titolo: Costellazioni. Brondi vuole infatti dare l'idea di una luminosità – quella delle stelle – che tenta di opporsi ai tempi bui nei quali stiamo vivendo.

Alla fine, il senso di liberazione che le canzoni esprimono è dato dalla, seppur amara, consapevolezza della situazione attuale. E' quasi come se non potesse andare peggio, e quindi ci aspettiamo solo il meglio.

Tracklist

1) La Terra, l'Emilia, la Luna
2) Macbeth nella nebbia
3) Le ragazze stanno bene
4) I destini generali
5) I Sonic Youth
6) Firmamento
7) Un bar sulla Via Lattea
8) Ti vendi bene
9) Una cosa spirituale
10) Padre nostro dei satelliti
11) Questo scontro tranquillo
12) Punk sentimentale
13) Blues del delta del Po
14) Una guerra lampo pop
15) 40 Km

Silvia Gharaba

 
 

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