Il frutto negato. Proibizionismo, finanza e libertà

Una produzione Sherwood

29 Giugno 2014

Giovedì 26 giugno 2014 è andata in onda allo Sherwood Festival la seconda trasmissione indipendente, dal titolo "Il frutto negato. Proibizionismo, finanza e libertà". La trasmissione è stata dedicata al tema dell'antiproibizionismo che in questi ultimi mesi, a partire dall'abolizione della legge Fini-Giovanardi, è tornato di attualità nel dibattito politico italiano.

Nel corso della serata si è parlato della storia e dell'attualità delle politiche sulle droghe, in Italia e nel mondo, ma anche degli intrecci tra narcotraffico, organizzazioni criminali e finanza mondiale. Si è inoltre approfondito il ruolo dei movimenti nel combattere un sistema che ha visto, nel tempo della crisi globale, mafie e capitale concorrere nel valorizzare produzione e distribuzione delle sostanze.

Tanti gli ospiti presenti in studio. Sandrone Dazieri, scrittore indipendente, ha parlato della nascita dei movimenti antiproibizionisti di massa, nati intorno alla metà degli anni '80, quando hanno fatto irruzione nella scena politica italiana i centri sociali. Gianfranco Bettin, sociologo ed assessore alle politiche sociali del comune di Venezia ha trattato il tema della mercificazione delle sostanze e del conseguente utilizzo che ne è stato fatto nei meccanismi di finanziarizzazione del mercato. In collegamento dalla Comunità di S. Benedetto al porto di Genova abbiamo avuto Domenico Chionetti, detto Megu, con il quale abbiamo discusso dell'ultima conferenza nazionale sulle droghe, tenutasi a Genova, e delle prospettive che questa ha aperto nel contrastare dal basso il proibizionismo.

Tra gli altri ospiti c'è stato Nicola Vendraminetto, dei centri sociali del Nord-Est, portavoce della campagna "Seminiamo indipendenza", settimana di semina diffusa della canapa, svoltasi in tante città italiane tra fine aprile ed inizio maggio. Yuri Crespan, del Giardino di Grace di Padova, ha parlato di ecosostenibilità della canapa e dell'importanza dell'autoproduzione. Francesca De Pretis, del collettivo antiproibizionista del centro sociale Bruno di Trento, ha insistito sul business delle comunità di recupero all'interno del sistema proibizionista. Infine con Giuseppe Di Pino, educatore sociale del comune di Venezia, abbiamo approfondito il complesso tema della riduzione del danno.
In generale la serata ha cercato di trattare il tema delle sostanze restituendo una complessità all'argomento, ma anche cercando di interrogarsi sulle alternative possibili a questo sistema.

 
 
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