Rude Family, Red Storm, BomChilom, Pupa Giarret

Sabato 11 OttobreC.S.O. PedroVia Ticino, 5 - PADOVA


C.S.O. Pedro's Dancehall Season Opening

Sabato 11 Ottobre inizia l'undicesima stagione Reggae/Dancehall al C.S.O. Pedro di Padova.
Una Stagione che si preannuncia ricca di grandi appuntamenti legati alla reggae music che porteranno sul palco del C.S.O. Pedro i migliori nomi della scena nazionale e internazionale dando spazio sia al reggae dal vivo che ai migliori sound system in circolazione.

Ore 22.00

Proiezione del film

“JOURNEY TO JAH – Viaggio nel Reggae”

Un film di Noel Dernesh.

Documentario, durata 92 min. - Giamaica, Germania, Italia, Svizzera 2013

Scheda del film: http://bit.ly/1uEkvSy


Reggae @ C.S.O. Pedro isn't only Reggae Music but also Reggae Culture!!


Dalle ore 23.30

Ospiti speciali per la prima serata della stagione saranno:


Rude Family Sound

Bologna HardCore since 2005

www.facebook.com/rudefamilysoundsystem

Red Storm Sound

HardCore Jugglerz from Udine

www.facebook.com/redstormsoundsystem


longside


BomChilom Sound

The Sound of Padova

www.facebook.com/bomchilomsound


Warm up:

Pupa Giarret

http://on.fb.me/1t8n3YB


Apertura cancelli ore 21

Ingresso 5 €

Rude Family Sound

La crew bolognese Rude Family, i cui membri provengono dalla Calabria, si è distinta sin dalla sua fondazione avvenuta nel 2005, per la straordinaria energia che riesce a trasmettere dal palco. I loro remix originali insieme allo stile poliedrico e trasversale che varia dalla dancehall all'hip hop, dal reggae all' r'n'b li ha rapidamente portati a esibirsi sia in Italia che in Europa
La crew infatti è ormai considerata tra i migliori interpreti del Jugglin nella penisola.
Resident Sound a Bologna da sette anni, Rude Family ha ospitato i più importanti sound internazionali.
Per avere un assaggio delle loro performance, è possibile scaricare dal sito ufficiale della crew i numerosi mixtape che mostrano gli skills dei dj di Rude Family.


Red Storm Sound

Red Storm Sound System è un progetto che nasce nel 2003 a udine.
Originariamente formato da 2 selecta (mighty beast e the rock) e 2 mc (zekka e ghetto b),nel 2008 si aggiungono anche sista kappa, lio, chalice e big mafia.
Il sound di forte ispirazione giamaicana presenta nelle sue serate tutte le inflessioni del reggae con uno stile proprio dell isola: dal dub allo ska ,dalla foundation al new roots, dalla dancehall al bashment a tutta la musica jamaicana contemporanea con delle contaminazioni hip hop.
Sin dagli esordi lo scopo è diffondere la musica reggae in regione e per questo assieme a tutti i sound di udine fonda l'associazione Far East Connection.
Durante gli anni di esperienza Red Storm ospita e collabora con sound system e djs nazionali ed intenazionali avendo la possibilità di suonare sia in italia che all'estero e continuando sempre a promuovere eventi in tutta la regione.
Dal 2011 si dedica alla costruzione del proprio impianto audio nel tentativo di riportare in luce la vera natura jamaicana dei sound.
Ad oggi il sound continua nel suo intento di promuovere la musica reggae in regione organizzando eventi, ampliando il proprio sound system e la selezione di vinili e dubplates per continuare a far ballare la gente.


“Journey to Jah – Viaggio nel Reggae”

Gentleman si reca in Giamaica a trovare Alborosie per incidere assieme il brano Journey to Jah e trascorrere un po' di tempo a Kingston, dove Alborosie si è ormai trasferito stabilmente.
Due percorsi paralleli che finiscono per incrociarsi, due esperienze di vita e di spiritualità diverse ma simili. Il documentario di Noël Dernesch e Moritz Springer gioca sulle affinità e le divergenze tra le vite di due musicisti, Gentleman - tedesco, figlio di un pastore protestante, scappato da scuola a 14 anni - e Alborosie - italiano, fuggito da un contesto sociale in cui la mafia dettava legge -, entrambi folgorati sulla via salvifica di Jah e del misticismo Rastafari. Figli indesiderati o incompresi delle rispettive terre di origine, che in Giamaica hanno trovato il senso della propria esistenza, in un mix inestricabile di fede, filosofia e musica, perché attraverso la musica il popolo giamaicano veicola gioie e dolori, istanze di ribellione e bisogno di esprimersi. Ciò che rende il lavoro di Dernesch e Springer originale e per molti versi sorprendente, è il fatto di non ridursi a semplice documentario musicale né alla visione della Giamaica secondo i due protagonisti.
Il punto di vista è quello occidentale, ma di occidentali incuriositi e desiderosi di saperne di più; senza soffermarsi sui cliché, ma guardando alla Giamaica per come questa realmente è, nelle sue molteplici contraddizioni. L'impegno socio-politico si mescola con il delirio dei sensi del dancehall, la pericolosità di strade violente con i testi omofobi di Buju Banton. Dimostrando seccamente e senza mezzi termini come lo stereotipo Marley-cannabis-reggae racconti solo una minuscola sfaccettatura di un universo affascinante e spesso inquietante.
E riuscendo a spiazzare con la scelta di dedicare spazi e tempi inconsueti - specie in un formato simile - alla riflessione estatica, momenti in cui il silenzio e la contemplazione di luoghi lontani dalla frenesia metropolitana assumono il ruolo di protagonisti, finendo quasi per prevalere sul lato più musicale e spettacolare della Giamaica. Un lavoro pregevole, che racconta di reggae, dub, dancehall e della loro evoluzione, ma riesce ad andare molto oltre.

 
 
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