Il cantautore napoletano ci regala uno show d'eccezione - Sherwood Festival, 30 giugno 2011

Marco Parente Live Report

Registrazione integrale del concerto, report e foto

1 Luglio 2011

Report

Lo aspettavamo con grande curiosità e tantissimo rispetto.

Marco Parente: personaggio realmente indipendente e trasversale a tutte le logiche di mercato.

Sono passati tanti anni da quando lo abbiamo conosciuto come batterista di Andrea Chimenti e successivamente dei CSI per due album realmente epocali come Ko De Mondo e  Linea Gotica.

Precisamente diciassette dal primo lavoro della compagine guidata da Giovanni Lindo Ferretti.

E sono convinto che in questo momento ancora qualcuno si stia chiedendo colpevolmente chi sia Marco Parente, nonostante abbia pubblicato sei album in studio ed uno live, abbia collaborato con molti nomi ‘eccellenti’ della scena italiana, da Cristina Donà a Manuel Agnelli passando per Alessandro Fiori dei Mariposa e Carmen Consoli, senza dimenticare le collaborazioni internazionali, a partire da Robert Kirby, già famoso per i suoi contributi a dischi di personaggi come Nick Drake ed Elvis Costello.

Insomma scrivere di Marco Parente non è mai cosa banale.

Personaggio riservato e abbastanza sfuggente, anche se sempre pronto a fare due chiacchiere e gentile con chiunque voglia parlare con lui di musica (come dimostra l’intervista che potete trovare sempre su questo sito), puntuale come pochi altri è salito sul palco dello Sherwood Festival 2011.

Con una classica formazione rock, due chitarre(una è la sua ovviamente), basso, batteria e tastiera, ha dato vita ad un’ora e mezzo di intenso show che ha stregato molte delle persone presenti per un pubblico non numerosissimo ma molto attento e partecipe.

Abbiamo così avuto modo di scoprire che, oltre che raffinato cantautore, Marco Parente è anche un grande animale da palco. Dopo un inizio in cui, forse un po’ stanco di un tour che gli ha fatto e gli fa girare l’Italia in lungo ed in largo, si dimostra un po’ troppo distaccato e quasi annoiato, come un buon diesel il cantautore napoletano carbura e riesce a trascinare il pubblico con una scaletta diretta e convincente in cui ‘La riproduzione dei fiori’, sua ultima fatica, fa ovviamente la parte del leone.

Adiuvato da degli ottimi musicisti, in particolare da un batterista capace di fare spettacolo(e qui devo assolutamente spezzare una lancia per i musicisti che non dimostrano una tecnica impeccabile, ma suonano di cuore ed istinto dimostrando una straordinaria personalità), il cantautore non si risparmia e sforna un’ora e mezzo di grande musica, in cui i seppur pochi accenni ad album storici come ‘Trasparente’ vengono accolti da una grande ovazione di pubblico, che dimostra di apprezzare e di seguire il musicista al di là dell’estemporaneità dell’esibizione.

Se ancora qualcuno si sta chiedendo chi sia Marco Parente è probabilmente giunta l’ora di rimediare a questa lacuna e di conoscere meglio un musicista difficilmente catalogabile e capace di donare eleganza alla musica come pochi altri attualmente in Italia. Non ve ne pentirete!

Registrazione del concerto

Foto

 
 

Sito Marco Parente

http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Parente

http://www.myspace.com/marcoparente

 
 
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