Il Teatro degli Orrori si racconta

Oltre la musica, la cultura e la passione

18 Novembre 2015

Il Teatro degli Orrori, nome scelto in omaggio ad Antonin Artaud, è una band che non suona solo ottimo rock, ma la loro musica è arricchita dalla scrittura di  testi che tracimano di conoscenza e che donano nuova linfa ad un genere musicale reso asfittico da anni dalla mancanza di idee e preparazione culturale.  Lo sa chi ha assistito ad un loro concerto, chi ha ascoltato i loro dischi ma forse ancor di più chi ha visto i  reading del loro frontman Pierpaolo Capovilla:  Pasolini, Carmelo Bene, Majakowskij recitati con una passione totale, con i gesti plateali, tra i suoni dissonanti che fin dai tempi dei One Dimensional Man l’accompagnano.

Per ascoltare i dischi del Teatro degli Orrori bisogna ritrovare un’impostazione “old style”: dimenticare la musica liquida e il suo fluire continuo e passare  attraverso molteplici ascolti, leggendo i testi, guardando le foto del libretto. Bisogna prendersi tutto il tempo necessario perché tutti i sensi si attivino.  Prima ti danno una scossa fisica, poi una emozionale e infine forse ti fanno guardare la realtà da "direzioni diverse".

Come ci dice Capovilla nell'intervista rilasciata a Sherwood: “usiamo strategie narrative per toccare le corde di chi ci ascolta, di tutti coloro che ci ascoltano, non soltanto di chi la pensa come noi. Nella speranza, forse non vana, che suonando le corde di quel cuore lì,  possa riaccendere anche il cervello”. Usano parole oramai sconosciute nel mondo musicale italiano e non solo come “la musica come rimodellazione dell'immaginario collettivo” o “la musica come aiuto  ad un rinascimento della coscienza civile

Insomma il meglio (almeno in ambito rock), in questo desolato paese, per far brillare di intelligenza e rivolta non solo gli amanti del genere ma anche  la testa di migliaia di giovani amorfi e decine di oramai adulti quasi defunti.


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Tracklist dell’ultimo disco “Il Teatro degli Orrori”:

Disinteressati e indifferenti

La paura

Lavorare stanca

Bellissima

Il lungo sonno (lettera aperta al Partito Democratico)

Una donna

Benzodiazepina

Genova

Cazzotti e suppliche

Slint

Sentimenti inconfessabili

Una giornata al sole


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Line Up:

Francesco Valente: batteria e percussioni

Giulio Ragno Favero: basso elettrico

Gionata Mirai: chitarra elettrica

Marcello Batelli: chitarra elettrica

Kole Laca: tastiere elettroniche

Pierpaolo Capovilla: voce

 
 

Le foto del concerto al Pedro:

 
 

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