Roberto Ferrucci è, da tempo, una delle voci più interessanti della nostra narrativa: era dunque comprensibilmente tanta l’attesa per la pubblicazione, da parte di ISBN, del suo ultimo lavoro, Sentimenti sovversivi. In questo caso è la stessa genesi del libro ad essere fuori dall’ordinario: l’autore ha infatti scritto il libro in Francia, a Saint-Nazaire, invitato da Patrick Deville, direttore della casa editrice francese MEET (Maison des Écrivains Étrangers et des Traducteurs), la cui missione è ospitare scrittori stranieri per pubblicare i frutti dei loro soggiorni francesi in una prestigiosa collana di romanzi bilingue.
Ferrucci parte dall’Italia sollevato perchè può finalmente lasciarsi alle spalle i quotidiani scandali di casa nostra (si trova finalmente “a 1757 kilometri da Palazzo Grazioli”), e ha tutta l’intenzione di scrivere una storia d’amore: del suo amore per Teresa, la compagna amatissima rimasta a Venezia (la città lagunare, come sempre per l'autore, resta una presenza ineludibile, anche se discreta, nel continuo controcanto con Saint-Nazaire).
Ferrucci però si rende ben presto conto che, anche se si è lontani, è difficile non pensare più ai problemi del proprio Paese: così molte pagine sono dedicate al sentimento di orrore che l’autore prova per la condizione dell’Italia di oggi, stretta nella morsa di una politica criminale e di una società involgarita, e la storia d’amore che infine il libro racconta è quella di una continua sovrapposizione, autenticamente sofferta, fra l’indignazione per la condizione dell’Italia e la forza della passione per la propria donna. Una storia di sentimenti sovversivi, quindi: l’unica possibile, oggi, per uno scrittore e un intellettuale italiano.
A tratti, forse per un eccesso di passione civile, la descrizione dell’Italia pare convenzionale, come schiacciata dalla sua funzionalizzazione come polo totalmente negativo in opposizione alla Francia, un Paese dove la gente ha ancora la forza per indignarsi delle ingiustizie. Ma il fascino del romanzo va cercato altrove, nella particolarissima alternanza di forma diaristica e narrativa caratteristica dell'autore, nel ritmo sinuoso, che procede per slarghi e accelerazioni, della sua prosa, e in alcuni episodi davvero irresistibili. L’incontro con l’ex-terzino fuggito dalla Polonia negli anni ’80; la passeggiata sulla spiaggia alla ricerca della posizione della web-cam per comparire, almeno per un secondo, nel refresh dell’immagine; la danza dei venditori ambulanti, a Venezia, dopo l’inseguimento da parte dei vigili urbani: squarci di umanità che è difficile dimenticare.
Titolo: Sentimenti sovversivi
Autore: Roberto Ferrucci
Editore: ISBN Edizioni
Anno: 2011
Pagine: 140
Prezzo: 17 €