Fatima Al Qadiri, artista di origini kuwaitiane, ritorna il 4 marzo con il suo secondo album “Brute”su Hyperdub.
Realizzato dal punto di vista di cittadina del mondo “migrante” , visto che la sua esperienza l'ha portata a vivere in svariate parti del mondo, il suo nuovo disco esplora il tema del potere e soprattutto il rapporto tra la polizia, i cittadini e gli attivisti politici/ambientali che in tutto il mondo si battono contro il neo liberismo, con un occhio particolare alla sua patria adottiva: gli Stati Uniti.
Musicalmente, “Brute” vacilla tra rabbia e disperazione, che si manifesta in percussioni profonde, registrazioni di proteste urbane campionate ed elaborate e aggiungendo infine quel suono che l'ha sempre contraddistinta: sonorità digitali e post-globali, un mondo espressivo tra elettronica, performance, identità e politica che coinvolge e affascina.
I brani si susseguono riflettendo sulla situazione carceraria (Oubliette), sulla militarizzazione della polizia (Endzone, Curfew), sui fragili confini tra difesa e uso brutale della forza (Battery, 10-34), sulla violazione continua della dignità di manifestanti e attivisti ( Breach, Blows, Fragmentation). Il disco insomma è un tributo alla difficile vita di chi si spende per migliorare questo mondo.
La copertina dell'album è un dettaglio della scultura Po-Po (2015) di Josh Kline alterata dall’art director Babak Radboy e rivisitazione per bambini di un'ufficiale SWAT con tecnologia di sorveglianza annessa, praticamente un Teletubbies in assetto militare.
In omaggio a quelli in prima linea contro il fascismo neoliberale, "Brute" fa da sfondo sonoro agghiacciante ad un mondo di brutalità normalizzato, è un'illuminazione dolorosa di cosa si nasconde dietro la facciata democratica del nostro mondo.
Fatima Al Qadiri e Mount Kimbie saranno live in Punta della Dogana (Venezia) sabato 20 febbraio.