Iggy Pop - Tarwater - Alva Noto: Leaves Of Grass
Morr Music (2016)
“Ascolta, disse la mia anima,
scriviamo per il mio corpo (in fondo siamo una cosa sola)
versi tali
che se, da morto, dovessi invisibilmente tornare sulla terra,
o in altre sfere, lontano, lontano da qui,
e riassumere i canti a qualche gruppo di compagni
(in armonia col suolo, gli alberi, i venti, e con la furia delle onde),
io possa ancora sentire miei questi versi,
per sempre, come adesso che, per la prima volta, io qui segno il mio nome
firmando per l’anima ed il corpo, Walt Whitman”
Riuscire a scrutare nelle “altre sfere” per capire cosa succede e, soprattutto, per veder avverarsi il pensiero del poeta: tornare sulla terra ed assistere all'interpretazione delle sue liriche da parte di uno dei pochi sopravvissuti alle mortali campagne sul fronte Rock, il suo conterraneo Iggy Pop. A prima vista sembra un vero azzardo affidare al rocker settantenne la lettura dei suoi pensieri, troppo siamo abituati a vederlo sopra palchi carichi di moderna e caciarona elettricità sempre e comunque punk.Poi però inizi ad ascoltarlo e quella frase del poeta di Long Island torna alla mente: tra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola.
Il silenzio è il minimo comune denominatore di questo apparentemente inconsueto lavoro uscito per la tedesca Morr Music, un minimalismo che va a scontrarsi con l'eco rumorosa che involontariamente si porta appresso Iggy e con il fragore dei versi di un precursore ante litteram della beat generation. Ad attutire il fermento romantico, a renderlo lucida realtà declamata ci pensano due 'nordici' che hanno fatto del minimalismo il loro cavallo di battaglia: il tedesco Carsten Nicolai in arte Alva Noto e i connazionali Ronald Lippok and Bernd Jestram, ovvero Tarwater.
Con la loro apparentemente invisibile ma monolitica presenza accompagnano l'ascoltatore lungo percorsi colmi di parole in continuo sbocciare, frasi che fioriscono lente e continue, si attorcigliano nel chiaroscuro di una voce domata dal dio della poesia mentre il suono attento sorveglia e diversamente dal poeta non si concede ai piaceri del verso libero.
Canto la vita immensa in passione pulsazioni e forza.
Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano
Canto l’uomo moderno…
W.W.
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