PIL Live Report

Fiera della Musica, Azzano Decimo (PN) - 8 Luglio 2011

16 Luglio 2011

Finalmente il buon vecchio John Lydon meglio noto con il famigerato nome di Johnny Rotten ex cantante dei Sex Pistols, ha deciso di fare visita all'Italia con la sua band, i PIL, ossia i Public Image Limited.

Sono passati un po' di anni dalla reunion dei Sex Pistols, che mi aveva lasciato piacevolmente impressionato e sono veramente curioso di vedere il buon vecchio John ancora all'opera.

I PIL per chi non li conosce sono la "sua" band, (sottolineo il sua perchè se qualcuno ha tempo e voglia per approfondire la storia dei Sex Pistols lo scoprirà), e sin dall'inizio se ne servirà per schiodarsi di dosso tutto il passato a partire dal sopranome, stasera non è Johnny Rotten ma bensì e semplicemente John Lydon.

Vabbè concedetemi ogni tanto di salire in cattedra e bacchettarvi, su dai non ve la prendete con me se siete cresciuti a pane e Britney Spears e non conoscete certe cose e fate le figure degli ignoranti, pardon poco informati...

Passiamo al concerto, vi dico solo una cosa, anche se scrivo a distanza di giorni questo report devo ancora togliermi di dosso la carica che mi ha dato...mi fermo qui, chi ha avuto il (dis)piacere di leggere qualche altro mio report sa che mi lascio trasportare ma una cosa così mai...

Salgono sul palco i nostri baldi non più giovani musicisti, John è bello tirato come lo si immagina con quell'aria tra il serio e il faceto. Parte con una bella base di chiara natura dub e si mette a canticchiare "bunga bunga" ottimo...la fama e gli appetiti sessuali del nano han varcato anche la manica...mi sento già fiero!

Di norma comunque un concerto inizia con una canzone mediamente nota del gruppo, con una delle tante, i PIL si sa sono sempre stati un po' sopra le righe e infatti iniziano con This is not a Love Song un po' remixata per l'occasione. Sin dai primi istanti è chiara una cosa, John è sempre stato un po' stronzo e altezzoso e con il tempo non ha migliorato quell'atteggiamento, ma è così che lo volevo e non mi delude.

Tolta dalle palle la canzone più commerciale e conosciuta come se fosse un dente dolorante possono dedicarsi al vero suono PIL, quella miscela tra arroganza punk e ritmi dub, Poptones con i suoi 4 minuti e rotti spezza il ghiaccio. Non è un concerto in cui si poga è un concerto in cui senti i muscoli che ti si contraggono, in cui il tuo corpo segue nervosamente i bassi, in cui l'adrenalina sale fino a contrarti i muscoli e poi la catarsi Public Image Limited. Passano da un ritmo ipnotico ad uno più sostenuto come si passa da un bicchiere vuoto ad uno pieno. Le canzoni non sono pensate da concerto, a loro non gliene frega nulla di stare nei tempi, non velocizzano i brani...anzi se possono li allungano ma nemmeno te ne accorgi, da tanto ci sei dentro. Si ho scritto bene, sembra di starci dentro alla musica da quanto le note basse ti scuotono il corpo. Memories e Albatross colpiscono duro, sono le meno radiofoniche del gruppo con i loro 8 minuti e oltre ma si sa i PIL non sono musica per palati leggeri, devono essere digeriti, e richiedono i loro tempi, dei bei tempi.

Flowers of Romance dedicata all'amico Sid colpisce con i suoi ritmi tribali, mentre il chitarrista, che successivamente scopro essere il 5° Damned Lu Edmonds, cambia un po' di strumenti, dalla viola al banjo a svariate chitarre. Che stile. Meccanicamente ondeggio anche nelle note di Death Disco manco mi accorgo del tempo, anche se sento l'impulso di guardare l'orologio...son passati 45 minuti di concerto e han fatto 7-8 pezzi...manco i pink floyd...

L'isteria sopra e sotto il palco raggiunge il suo apice con Chant contenuta nel famoso metal box..è volata letteralmente un ora e pochi sembrano rendersene conto, una è la mia gola che reclama una birra...

Partono le parole di Religion dove John dice un po' la sua sulla religione, non credo ci sia bisogno di precisare come la pensi, va a messa tutte le domeniche e costruisce anche case per i poveri punkabbestia che vivono per strada...

Siamo alla frutta e per ultima ci viene servita Rise l'unica ballabile del gruppo, ma questo non era lo scopo principale per cui una persona dovrebbe andarsi a vedere i PIL.

L'occasione per ballare invece la offre un dj set dopo concerto del vecchio Ringo che ormai risente delle tinte bionde sulla capoccia, ma degustibus.

Con ancora il ritornello in testa Anger is an Energy decido di andare a prendermi una birra, l'ultima...me la bevo alla salute di 4 grandi musicisti che ho visto stasera e che nonostante l'età sono riusciti a fare un gran concerto, alla vostra PIL e a presto

 

 
 
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