ReadBabyRead #32 del 4 agosto 2011

Franz Kafka: "Josefine la cantante o Il popolo dei topi" (1/2)

4 Agosto 2011

Franz Kafka

Josefine la cantante o Il popolo dei topi (parte 1 di 2)


per info su Franco Ventimiglia e Claudio Tesser:

www.letturaealtricrimini.it


Legge: Franco Ventimiglia


Tra tutti i topi una sola canta, Josefine. Quando, reclinando la testolina, innalza gli occhi al cielo pronta ad esibirsi, ogni animale lascia le sue occupazioni e accorre per ascoltare quel canto. In realtà Josefine, convinta di cantare, semplicemente fischia come tutti gli altri topi, anzi forse persino peggio.
Tuttavia c’è in quel fischio, linguaggio comune dei topi, una straordinaria consapevolezza: tutti fischiano mentre sono schiavi delle preoccupazioni per la propria sopravvivenza, solo Josefine, forse perché matta o arrogante, folle o geniale, si separa dalla miseria consacrando tutta se stessa al suo flebile canto indisponente.
È il suo allora un fischio liberato dalle catene della vita quotidiana, una sorta di canto come scelta di vita, che libera anche noi per qualche tempo. Perciò non vorremmo mai fare a meno di queste esibizioni. Ecco che cosa Josefine consente al popolo dei topi: un’esperienza liberata dalla fatica del sudore del pane e della sopravvivenza. Non importa che sia una topolina arrogante, faccia le scene, crei persino pericoli per i suoi simili, qualcosa di inspiegabile attira i topi. Forse una promessa, ancorché vana ed effimera, di felicità e quiete agognate.

In questo racconto, ultima fatica dell’autore praghese, Kafka dipinge magistralmente tutta l’ambiguità dell’opera d’arte, tutta la fragile potenza che il mistero artistico sprigiona, il suo carattere di aperta finzione, di inaudita bellezza, di moritura liberazione, separato dall’espressione comune da una frontiera impalpabile. E’ l’abisso che, in virtù della creazione di un senso forse un giorno condiviso da una comunità, separa definitivamente l’arte dalla natura, la grandezza dell’opera d’arte dalla fugacità del suo creatore, ciò che perdura come ricordo (il canto) da ciò che è destinato a morire (colui che canta): “o non è piuttosto che il popolo, nella sua saggezza, abbia collocato il canto di Josefine così in alto proprio perché in tal modo non potesse andare perduto?”.

Sarah Ventimiglia


Le Musiche, scelte da Claudio Tesser

Brian Eno, Neroli
Jon Hassell, Aurora
Brian Eno, Riverside
FSOL, Appendage
FSOL, Dirty Shadows
Igor Stravinskij, Persephone
Brian Eno, Ikebukuro
Brian Eno, Unfamiliar Wind
Brian Eno, Little Fishes


 
 

Logo di articolo:
La copertina del libro di racconti “Un artista del digiuno”, contenente “Josefine la cantante o Il popolo dei topi” (Quodlibet, Compagnia Extra, 2009).

 
 

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