L'Icona Arthur Rimbaud

anche un'immagine può diventare poesia

31 Luglio 2016

Mi arriva notizia che verso fine estate, la Ronzani editore pubblicherà la revisione di alcune poesie di Arthur Rimbaud. Il post mi arriva accompagnato dall'immagine più celebre che lo ritrae.

La celeberrima foto di Carjat. "La sua bellezza sta negli occhi" disse Delahaye "di un azzurro pallido irradiato di un azzurro scuro – i più belli che abbia mai visto – con un'espressione di coraggio pronta a qualsiasi sacrificio quando era serio, di una dolcezza infantile, squisita quando rideva, e quasi sempre di una profondità e di una tenerezza stupefacenti".

Quell'immagine che divenne icona di una vita intensa e sregolata, come quella di un rocker ante litteram che ispirò fortemente diversi musicisti “rock”.

Un'immagine che ha accompagnato la mia giovinezza. Una foto e una spilletta che comprai a Parigi nel mio primo viaggio autonomo, che addobbarono per anni la mia camera e le mie giacche.

Ma pensandoci la ricordo anche in alcune copertine di dischi della mia collezione, così comincio la ricerca nel mio archivio vinilico. Il primo disco ispirato da una foto del giovane Rimbaud che mi viene in mente è della poetessa rock per eccellenza

Lui era dannattamente giovane” Patty Smith

la canzone “Easter” di Patty Smith fu ispirata da una foto che ritraeva il giovane Rimbaud e il fratello Frederic negli abiti della prima comunione e immagina che il poeta bambino in processione con i coetanei verso la chiesa ad un tratto rompa le righe e conduca i suoi compagni a correre sui prati e verso le acque chiare del fiume. Patty era invaghita dall'immagine del giovane poeta, dalla sua irrequietezza e dall'indole libertaria e anti-borghese. Del resto fin da piccolo aveva rifiutato la severa educazione della madre tentando più volte la fuga dalla nativa Charleville verso Parigi. Partecipando, più idealemente che sulle barricate, all'avventura rivoluzionaria della comune parigina.

Il giovane e spavaldo Rimbaud che simpattizzava con la classe operaia ma al tempo stesso rifuggiva ogni tipo di lavoro “normale”, la sua irriverenza nei confronti delle convenzioni nonchè la sua blasfemia religiosa lo fece divenire la romantica icona del decadentismo musicale Dark.

Ecco che la sua immagine compare nel disco d'esordio del principale gruppo italiano del genere:

dopo Rimbaud” sentenzia Jean Cocteau “il poeta invece di appagare terrorizza”

quindi inutile cercare la sua eredità nel tranquillo fluire del già conosciuto, meglio cercare nell'innovativa sperimentazione in bilico fra urbanesimo deragliante e primitivismo spontaneo dei Rip Rig & Panic. Infatti nel loro disco “I'm cold” ricomapre in copertina la famosa immagine di Rimbaud disegnata da Pablo Picasso

Sahara Blue (Made To Measure, 1992) è un omaggio al poeta Rimbaud, diretto da Hector Zazou ma affidato a molti nomi illustri (John Cale, David Sylvian, Keith Leblanc, Malka Spigel, Lisa Gerrard, Gerard Depardieu, Anneli Drecker, Ryuichi Sakamoto, Samy Birnbach, Sussan Deihim...), e l'immagine del poeta rimane assieme alla sua poesia essenziale ispirazione per tutti gli artisti coinvolti da Hector Zazou nel progetto.

Una fotografia che rappresenta quel “per sempre giovane” , quella vita intensa, breve, romantica, eccitante e sventurata. Come quella di tante rockstar....e se vi ha colpito l'immagine vi invito a scoprire la sua poesia che resta al di là del tempo e dello spazio...

 
 

 
 

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  • Patti Smith Group - Easter
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