Snatura Rock del 18 giugno 2017

Intervista a Giuseppe Fiori, a Davide Ravera e ai Morkobot

2 Luglio 2017

h15.15 Intervista a Giuseppe Fiori
"Spazi di vita scomodi" è l'album d'esordio solista di Giuseppe Fiori, musicista in diversi gruppi e ultimamente bassista degli Egokid. Un progetto suonato in trio con il fratello Raffaele alla batteria e Lele Battista alle tastiere, piano e percussioni. Un disco dove la voce è usato come un spiraglio di luce che penetra su una notte buia. Le difficoltà del quotidiano sono spazi organizzati con i propri sogni che la realtà fa diventare scomodi. Diversi ospiti tra queste canzoni per duettare sui particolari e le sfumature e rendere stabile e strutturato quel che per sua natura non lo è: il continuo bisogno degli altri per un po' di comprensione e amore. Ne parliamo con Giuseppe che oltre al basso suona le chitarre elettriche e acustiche, tastiere, synth, piano, ukulele, sassofono giocattolo, percussioni e voce.

h16.00 Intervista a Davide Ravera
Dopo "Gospel" del 2014 il modenese Davide Ravera torna con "Ramingo", disco autoprodotto con la sua etichetta Hazy Music e prodotto artisticamente da Umberto Palazzo. L'osservatore romantico Davide Ravera ci racconta come al solito quello che i suoi occhi hanno visto attraverso il suo personale sentire autentico e palpabile. L'amore che non ha programmi va in contrapposizione con il piano padano o l'istinto musicale liberato da qualsiasi dubbio si contrappone al lupo che non capisce il branco o ancora cercare una direzione con gli occhi puntati nello sguardo dell'altro. Episodi non convenzionali che innestano meccanismi apprezzabili e apprezzati tra rock, blues e jazz nella libertà compositiva innata che lo contraddistingue.

h16.30 Intervista ai Morkobot
Marcello "Lan" Bellina al basso, Andrea "Lin" Bellon al basso e Jacopo "Lon" Pierazzuoli alla batteria. Ovvero i Morkobot sono tornati con il quinto album in studio "Gorgo" uscito per Supernatural Cat Records. Un disco che è come una lunga corsa ad ostacoli dove gli ostacoli sono le emozioni. La passione math rock e psichedelica è sempre trainante, sferzante e coinvolgente. Scontri tra muri del suono alzati e poi buttati giù sul battere di un Charleston un po' più placato. Vortici creati da una melodia che si fa sempre più complessa e rimanendo solida spinge il ritmo sull'acceleratore. Ne parliamo con Andrea Bellon.

 
 

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