Recensione a cura di Mirco Salvadori

La scandalosa osservanza della passione

Mirco Magnani + Ernesto Tomasini / MADAME E. / 2LP Undogmatisch / distr. Audioglobe

18 Settembre 2017

“La prefazione a questo libretto, in cui l'erotismo è rappresentato senza veli, e che vuol essere il preliminare alla consapevolezza di una lacerazione, è per me l'occasione di un appello che rivolgo in tono volutamente patetico. Non che ai miei occhi sia sorprendente che lo spirito si distolga da se stesso, per così dire volga le spalle a se stesso, e diventi, nella propria ostinazione, la caricatura della propria verità. Se l'uomo ha bisogno della menzogna, dopo tutto è affar suo. L'uomo che per caso abbia una sua fierezza, è soffocato dalla massa. Ma che importa? Non dimenticherò mai ciò che, di violento e meraviglioso, si ricollega alla volontà di aprire gli occhi, di guardare in faccia "quel che accade, ciò che è". E io non conoscerei "ciò che accade", se non sapessi nulla del piacere estremo, se nulla sapessi dell'estremo dolore” (George Bataille prefazione a Madame Edwarda – 1956 Éditions Pauvert ).

Autore discusso, assertore di quel nichilsmo che oltrepassa il pensiero politico trasformandosi in iper-politico, in filosofo, pensatore che si esprime oltre gli schieramenti in una realtà destinata comunque a schierarsi da una o dall'altra parte rendendo quindi il suo pensiero utilizzabile attraverso interpretazioni politiche le più disparate. George Bataille (1897-1962) autore di Madame Edwarda, dissacrante ed estremo romanzo breve che promuove religiosamente il credo della carne e della dissolutezza come anticamera della fine eterna, della morte, del vuoto.

Una brevissima premessa – assolutamente non esaustiva – per presentare un lavoro di notevole rilevanza uscito nel Gennaio di quest'anno ma che a nostro avviso non ha avuto il riscontro dovuto. Madame E, un doppio album che si ispira all'omonimo romanzo di Bataille. Un lavoro composto da Mirco Magnani assieme a Ernesto Tomasini. Il primo conosciuto come T.C.O. co-fondatore dei mai dimenticati Minox. Con Andrea De Witt e Marco Monfardini nella Technophonic Chamber Orchestra, come 4Dkiller assieme a Marco Monfardini. Tomasini da par suo è un artista totale che si occupa di teatro, arte performativa, musica contemporanea e cultura alternativa in genere. Al suo attivo una serie di album tra i quali Devotional Songs con Shacketlon, nel 2016. Notevoli le sue doti canore che esprime anche all'interno degli undici episodi di questo lavoro. Da aggiungere che il mastering è stato eseguito da Murcof mentre all'engineering vi sono Luca Sella e il 'nostro' Mauro Martinuz. Esce per la label di Magnani, la Undogmatisch, un collettivo artistico nel quale milita anche Valentina Bardazzi, pittrice responsabile della bella copertina.


Nella rilettura del romanzo scandalo di Bataille i duo artisti si sono divisi i compiti. Magnani alla composizione elettronica con l'aiuto della Technophonic Chamber Orchestra, mentre Tommasini si è occupato della regia per una trasposizione di non facile accesso, creando le melodie vocali e scrivendo undici episodi che rappresentassero comunque lo scritto bataillano, aiutato dallo splendido apporto violoncellistico di Stella Veloce.

Al primo ascolto ciò che subito colpisce è l'assonanza con una pietra miliare del suono degli anni che ci siamo lasciati alle spalle, lo splendido L'Esclave Endormi interpretato da Richenel in un 12” storico ristampato dalla 4AD nel 1986, un vinile nel quale si celebrava la poetica del decadentismo in formato new-wave. Ma è solo un cenno, una manciata di ricordi dispersa dal soffio imperativo di una texture elettronica densa e oscura in costante dialogo con una voce che sa donare visioni. Altre assonanze si ergono silenziose nella semioscurità di un ascolto votato all'introspezione e al dramma. Cindytalk si rispecchia in alcune sequenze ma ciò che più colpisce è l'atmosfera legata ad una realtà musicale mitteleuropea cara ai Tuxedomoon o ai meno conosciuti Mecano. Volutamente però abbandoniamo gli scomposti traumi post anni '80 e torniamo qui e adesso. L'angosciosa e colante materia organica contenuta nelle pagine di Bataille scorre lenta e silenziosa lungo i cavi che trasportano il suono. Il desìo, le dèsir qui mène à la morte, diventa palpabile. Se ne percepisce la consistenza, l'odore, mentre ci si abbandona al piacere di un ascolto intrigante e di rara bellezza.


“La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.” G. Bataille

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