Batracomiomachìa, secondo album per le Vie delle Indecisioni da Chieti, che arriva solo dopo un anno dall'esordio

28 Dicembre 2017

Vie delle Indecisioni
"Batracomiomachia"
Marmolada Rec.

Batracomiomachìa” è il secondo album del quintetto di Chieti che aveva esordito nel 2016 con “Merda d’Artista”. In queste canzoni fresche e spontanee si viene coinvolti nelle piccole grandi storie del gruppo, cantate spesso con voce e controcanto e che si ergono a spiegare i loro sentimenti e valori morali. L’idea è di rimanere umani o almeno provarci. La struttura delle canzoni ha sempre questa impostazione tra fanciullesco e concreta saggezza, quindi tastiere allegre e chitarra batteria di base che sostengono le voci, le quali s’incontrano di continuo. Nella canzone “Memorie” in una decisione drastica si cancella tutto della propria vita e nel frattempo si elencano però anche tutte le cose belle che si sono vissute perché si prendono in considerazione. Ma non ci si rende conto di che cosa si è ottenuto perché il tono del cantato rimane nell’ipnosi di chi si sta liberando del proprio passato e non ragiona, quindi rimaniamo senza un lieto fine. “Il Cantautore” racconta di un cantante senza ispirazione in una visione molto buffa ma anche drammatica. Quando s’incontra il vuoto artistico non si riesce neanche a completare quell’ultima canzone prima di abbandonare per sempre il mondo della musica e così arrivano sofferenza e smarrimento. “Aquiloni” in un immaginario romantico si disegnano i contorni di una storia che da lontano agli occhi degli altri sembra bella ma in realtà non è così, ci si trova lontani. La title track in una meravigliosa alchimia tra le due voci si racconta delle guerre contro il mondo e soprattutto contro sé stessi che a volte ci si ritrova ad affrontare. “Amore Burino” in un contesto povero si diventa ironici e divertenti per riderci su rimanendo però seriamente innamorati con i coretti ad incorniciare il quadretto. Nel complesso quindi un buon disco.

Francesca Ognibene

 
 
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