“Take Five, Jazz & Dintorni” del 5 aprile 2018

di e con Juliano Peruzy

9 Aprile 2018

In queste ore di 50 anni fa, a Memphis, si consumava l’ignobile assassinio del pastore Dr. Martin Luther King. Non credo sia necessario aggiungere alcunchè dopo il suo nome per sapere chi era e cosa faceva, la sua storia penso sia nota a chiunque e, se non lo fosse, invito caldamente ad informarsi con qualsiasi dei tanti mezzi a disposizione per farlo. Solo poche righe per spiegare il perché un uomo come lui, che si batteva per i diritti civili della popolazione afroamericana contemporaneamente ad un altro uomo, Malcom X - altrimenti noto come El Hajj Malik El Shabazz – che aveva diverse vedute ma che ebbe uguale e triste fine, per spiegare, dicevo, il perché se ne parla in questo programma. Al di là del fatto che chiunque ne dovrebbe parlare, mi sembra abbastanza logico e conseguenziale al fatto che qui ci occupiamo di Jazz, la musica afroamericana per eccellenza, almeno in Nord America. Certo la letteratura è molto importante, ma la massima espressione della Cultura Afro Americana è la musica, è il Jazz. il Jazz non si può dissociare dall’ambiente fisico, storico, sociale in cui è nato e in cui vive, cioè l’ambiente dei neri, un ambiente che ha origine negli anni dello schiavismo. E la musica è stata una delle prime forme di ricerca di libertà. Non tutti lo sanno, ma non è un caso che il discorso, meno conosciuto di quello famoso di Washington del 1963, il discorso di apertura del Festival Jazz di Berlino del 1964 sia stato tenuto proprio da Martin Luther King. E fu lì che MLK ricordò e sottolineò che la musica, prima di qualsiasi altra forma d’arte o di espressione, si è fatta portatrice dei dolori e delle gioie, delle speranze e delle delusioni ma anche delle idee dei neri. E disse anche che le lotte dei neri non erano così dissimili dalle lotte generali che sostiene l’uomo moderno… quindi il Jazz, disse, non è solo lo strumento portavoce di un popolo ma di un intero secolo, della condizione umana. Ecco perché non è per niente strano aprire la trasmissione e dedicarne una bella parte a MLK, un uomo  che, insieme a tanti pensatori, certo, ma anche insieme a tanti jazzmen, ha messo in chiaro che la Cultura nera americana è parte fondante di quella nazionale negli USA. E allora, pur sapendo che a MLK sono stati dedicati brani anche da bianchi (U2, Elvis, Queen) o da neri protagonisti di altri generi musicali (Steve Wonder, Marvin Gaye), noi ovviamente ascolteremo ben altre cose. Per concludere la puntata, essendomi venuta voglia di grandi nomi del buon vecchio Jazz ascoltando i brani dedicati a MLK, vi propongo alcuni dei dischi segnalati dall’ultimo referendum della rivista Musica Jazz (l’altra rivista nazionale è Jazz.it) fra le migliori ristampe di antichi materiali o fra le migliori stampe di vecchie registrazioni inedite. Buon ascolto.   JPY

 *****************************************************************************

 Playlist:

01. take five (P. Desmond) – Dave Brubeck 4et – time out (columbia) - 1959

02. Martin Luther King (Max Roach) – Max Roach solo with MLK speech (I have a dream)

03. Why? (G. Taylor, N. Simone) – Nina Simone – nuff said (rca) - 1968

04. l believe in him (N. Davis) – Nathan Davis – suite for Dr. Martin Luther King (tomorrow int.) - 2005

05. Martin Luther King (C. Payne) – Cecil Payne – zodiac (straton east) - 1973

06. ten freedom summers (W.L. Smith) – Wadada Leo Smith – ten freedom summers (cuneiform) - 2012

07. meditation (R. Glasper) – Robert Glasper Trio – Enoch’s meditation (blue note) - 2005

08. alone together (A. Schwartz/H. Dietz) – Bill Evans & Chet Baker – the legendary sessions 1959 (american jazz classic) - 2017

09. message from the nile (Mc. Tyner) – Mc Coy Tyner – extensions (blue note) - 1973

10. o morro nao tem vez (Jobim/De Moraes) – Wes Montgomery – smokin in Seattle 1966 (resonance) - 2017

11. stoma (D. Ellington) – Alice Babs & Duke Ellington – serenade to Sweden (telestar) - 1966

12. take five (P. Desmond) – Dave Brubeck 4et – time out (columbia) - 1959

 
 

 
 

    audio

loading... loading...