Quella sporca dozzina (Seconda puntata)

Impressioni e sensazioni di un ossimoro vivente

7 Settembre 2011

Ci sono state le ferie(sigh…).
Finalmente un po’ di sano relax ed un po’ di tempo per ascoltare con relativa calma, tra lo sciabordio dell’onda sulla battigia e il rauco grido di incitamento all’acquisto di cocco fresco, della buona musica( appositamente selezionata per il viaggio).
La lista seguente è quanto le mie orecchie hanno avuto il piacere di ascoltare durante un afoso agosto dalle tinte in chiaroscuro.
Come sempre il metro di giudizio è puramente personale, per prendersi sul serio c’è sempre tempo.

Nano - I Racconti Dell'Amore Malvagio: inutile discutere sulla raffinatezza dell’autore e sulle grande intuizioni di Emanuele Lapiana, ascolto dopo ascolto diventa più convincente, qualità che hanno veramente in pochi. 7,5/10
Arbouretum - The Gathering: pescare a piene mani dagli anni 70 e riproporre con energia ed entusiasmo una grande miscela di rock acido, sembrerebbe banale, abbiate fede: non lo è. 8/10
TomViolence - God Is Busy: nuovi territori sonori per una band che all’esordio mi aveva conquistato…disco di transizione verso territori sonori a me più ostici. 5/10
AA. VV. - Generazioni, un omaggio al Santo Niente: tributo interessante ad uno dei gruppi più sottovalutati della scena italiana. Alterna alti e bassi, come un po’ tutte le iniziative di questo tipo, sicuramente piacevole. 6/10
Beirut - The Rip Tide: la summa del suono Beirut, non una nota fuori posto, non una contaminazione forzata,  l’etno-pop non è mai stato così perfetto. 8,5/10
Primus - Green Naugahyde: essere inconfondibili è forse la virtù più importante per una band. Les Claypool lo sa bene e questo ritorno dei Primus inanella alcune perle che non vi permetteranno di stare fermi, pur non toccando le vette del passato. 6,5/10
La blanche alchimie - Galactic Boredom: uno delle migliori sorprese per quest’estate musicale: raffinati, ma non noiosi, poppeggianti ma mai banali. Ne sentiremo parlare ancora. 7,5/10
Black mountain - wilderness heart: l’album più  pop, per quanto di pop si possa parlare per la compagine canadese. Comunque una certezza. 8/10
Blonde Redhead - Penny Sparkle: virata verso suoni più ‘nordici’ per una delle band più trendy del panorama indie internazionale, mantenendo un appeal invidiabile per molti altri gruppi. 7+/10
Pitch – Commeunflux: ne ho parlato poco e faccio ammenda. Forse il miglior lavoro dei Pitch, una svolta decisa verso sonorità che non sempre risultano convincenti, ma che spesso fanno intravedere grandi cose. 6+/10
Toundra - (II): può un gruppo post-rock di Madrid far venire i brividi? La risposta si chiama Toundra. 8/10
Koloss – End of The Chayot: ogni tanto un po’ di sano grind del nord riconcilia con il mondo esterno, gli Isis sono dietro l’angolo, ma i Koloss hanno comunque una bella personalità. 7/10

 
 
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