Un omaggio di RBR, in sei puntate, all'amico e scrittore Angelo Gavagnin (con lui iniziammo a fare il nostro primo programma di reading radiofonico, "Di altri canti, di altre storie", negli anni 70 a Radio Mestre 103, nel quartiere CITA di Marghera, una delle iniziali radio libere locali, nello stesso periodo in cui a Padova nasceva Radio Sherwood).
Nell'ottimo libro "Il Risveglio" il protagonista si trova nello spazio tra la morte e la nuova vita, i Tibetani lo chiamano Bardo, da qui si intromette in alcune vite sperando di ricevere motivazioni sufficienti per ritentare una rinascita, è incerto: non sa decidere se ne vale davvero la pena.

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Angelo Gavagnin: “Il Risveglio” (5)

12 Luglio 2018

Un omaggio di RBR, in sei puntate, all'amico e scrittore Angelo Gavagnin (con lui iniziammo a fare il nostro primo programma di reading radiofonico, "Di altri canti, di altre storie", negli anni 70 a Radio Mestre 103, nel quartiere CITA di Marghera, una delle iniziali radio libere locali, nello stesso periodo in cui a Padova nasceva Radio Sherwood).
Nell'ottimo libro "Il Risveglio" il protagonista si trova nello spazio tra la morte e la nuova vita, i Tibetani lo chiamano Bardo, da qui si intromette in alcune vite sperando di ricevere motivazioni sufficienti per ritentare una rinascita, è incerto: non sa decidere se ne vale davvero la pena.


ReadBabyRead #394 del 12 luglio 2018


Angelo Gavagnin
Il Risveglio
(primo e ultimo capitolo)

Madre e figlia: il viaggio
Addotto

(5a parte)


per info su F. Ventimiglia e C. Tesser:

Lettura e altri crimini
iTunes podcast


voce: Francesco Ventimiglia


"C’è stato un momento nella vita in cui Nirvano visse un evento uguale alla morte, almeno di questo era convinto, in quel momento sembrava tale, appariva in tutto simile ad altre esperienze di altre morti, ma non era così. Era come una morte, un passaggio ad altre dimensioni di spazio e di tempo, perciò una morte come tutti la conosciamo, però non era come sembrava. In realtà era finito in un’altra dimensione, ma non a causa della morte, bensì per colpa di un’astronave con equipaggio alieno, che aveva deciso di prelevarlo per non si sa quali esperimenti sul genere umano: forma di vita ancora difficile da capire per gli abitanti dell’intero universo. In effetti sono strani gli umani, vivono sul pianeta più bello dell’intera galassia e sembra che facciano di tutto per distruggerlo o per renderlo invivibile a loro stessi, ecco perché questi alieni avevano deciso, e non era la prima volta, di prelevare alcuni esemplari di questa strana razza, per poterne studiare la psicologia, il carattere e verificarne la presunta intelligenza."



Sono nato a La Spezia il 16 agosto 1952 e trasferito a Venezia a pochi giorni dalla nascita, ho vissuto l’infanzia nell’isola di Pellestrina nella laguna veneziana e in seguito la mia famiglia si è spostata a Marghera. Ho lavorato al Porto di Venezia prima al Provveditorato poi alla locale Compagnia  dei Lavoratori Portuali. Tutto il tempo libero l’ho usato per viaggiare, soprattutto in Asia, la parte del mondo che amo. Sono stato molte volte in India dove nel 1979 ho conosciuto il Maestro indiano Osho e a ogni viaggio non mancavo di passare per Poona, dove c’era il sua ashram, fino al 19 gennaio del 1990, il giorno della sua morte dove ho assistito alla sua cremazione tra canti e balli. Ho poi viaggiato in Thailandia, Malesia, Sri Lanka, ma anche Cuba e Santo Domingo, sempre con l’India tra un posto nuovo e l’altro. Sono diventato papà molto tardi, all’età in cui di solito si diventa nonni, così sono finiti i viaggi e ho iniziato a scrivere: in self publishing sono usciti “Non sono nato e mi sento molto bene”, “Il Risveglio”, “Lungo la via Francigena dal Gran San Bernardo a Santa Maria di Leuca”.


Amo scrivere perché la vita è breve: si lavora, si mette su famiglia, ma alla fine quando te ne vai non resta niente (a parte il mutuo). Di me vorrei che rimanesse qualcosa di più.

Interessi: A parte leggere e scrivere che è scontato, amo molto camminare e con un piccolo gruppo di amici vado ogni anno, in primavera, a percorrere le famose vie religiose. Ultimamente, oltre ad aver ultimato la via Francigena italiana: dal Passo del Gran San Bernardo fino a Roma a piedi, abbiamo percorso la Magna Via Francigena di Sicilia, da Palermo ad Agrigento.  E ogni anno facciamo qualche nuovo cammino più o meno famoso.

Sogno nel cassetto: Diventare sindaco di Goa in India, scherzo: non ho grandi cose da realizzare e forse neppure più molto tempo. Mi accontenterei che non succedesse niente, alla mia età ho capito che è più probabile fare un incidente che vincere una lotteria.

Nel libro “Il Risveglio” ho immaginato il protagonista nello spazio tra la morte e la nuova vita. Chiaramente vuol dire che credo sia vera la teoria della reincarnazione: è un concetto normale nella cultura Orientale, nel Buddhismo, meno in Occidente. Lo spazio nel quale pongo il protagonista del libro è uno spazio che i tibetani chiamano Bardo, e da questo spazio l’invisibile protagonista del racconto si diverte a scrutare e anche entrare in alcune vite, con lo scopo di cercare di dare un senso alla propria voglia di rinascita. In questa sua ricerca si imbatte in alcuni personaggi veri mentre altri sono inventati, alcuni gli danno energia  e motivazioni per tornare a vivere, altri lo rafforzerebbero nell'ipotesi che non ne vale la pena. Storie immaginate che possono in certi momenti sfiorare la realtà ma la domanda è costantemente la più classica delle domande: “essere o non essere”: se uno potesse scegliere cosa sceglierebbe? Cosa fareste voi stessi se foste messi nella situazione di poter scegliere coscientemente se essere presenti sulla Terra oppure no? Se sapeste che il “non esserci” non è una scelta di dolore ma solo un eterno stato meditativo. Scegliere se, come, dove, quando, perché nascere, si può?

Detto così sembra astruso e pesante ma niente paura: è un libro che si legge molto facilmente, si può affrontarne la lettura anche avendo a disposizione solo quindici minuti. Esiste naturalmente un filo conduttore e si può leggerlo tutto d'un fiato in qualche ora di insonnia notturna, ma lo si può anche leggere un capitolo alla volta. L'ho pensato così: lo puoi tirar fuori dieci minuti in autobus perché ogni capitolo, anche il più piccolo, è una storia finita in se stessa.

… “Avete la malvagia capacità di trasformare qualsiasi messaggio, anche il più amorevole, anche il più positivo, in dottrine guerrafondaie. Con la scusa di seguire gli insegnamenti di questi Maestri, avete inventato dogmi e regole liberticide, riuscite sempre a trovare il modo di ammazzarvi l’un l’altro, siete davvero unici nell’universo, per fortuna.

… “Stupida umanità, non avete ancora capito che ciò che sopravviverà sarà la vostra stupidità, non certo il vostro denaro o il vostro potere

 
Angelo Gavagnin


Le Musiche
, scelte da Claudio Tesser

Hariprasad Chaurasia, Alap, Jod, Jhala [Hariprasad Chaurasia]
Hariprasad Chaurasia
, Gat in Rupak Tal and Teental [Hariprasad Chaurasia]
Bruce Springsteen
The Rising [Bruce Springsteen]
Klaus Schulze
Gewitter [Klaus Schulze]
Klaus Schulze
Ebene [Klaus Schulze]
Aldo Tagliapietra
, È la vita [
Aldo Tagliapietra]
Klaus Schulze
Exil Sils Maria [Klaus Schulze]
Aldo Tagliapietra, C'è una vita [
Aldo Tagliapietra]
Klaus SchulzeDungeon [Klaus Schulze]
Aldo Tagliapietra, Nella pietra e nel vento [
Aldo Tagliapietra]

 
 

Copertina:
Angelo Gavagnin in una foto scattata nel 2004 presso Havelock, Isole Andamane (India).

 
 

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