Ascoltare il sussurro del mondo

Rockerilla ottobre 2019 - Speciale “Climate Change”-

3 Ottobre 2019

Nella vita accadono molte cose. Alcuni sono fatti di cui non afferri il senso immediatamente ma sono legati tra loro da un qualche filo comune, per esempio: la maggior parte dei miei ricordi contengono suoni e luoghi immersi nella natura. Sono cresciuto in aperta campagna e il mio luogo del cuore era un pioppo storto che si sporgeva verso l'acqua di un piccolo canale. Fu lì che ascoltai i primi “suoni ambientali”, nessun albero mi sembrava in grado di produrre un suono come quello, ondeggiando alla sua brezza impercettibile sembrava dettare il ritmo non solo al mio respiro ma anche allo sciabordio dell'acqua. Sentendo quei suoni imparai ad ascoltare nel profondo anche i piccoli dettagli e qualche tempo dopo, quasi per esprimere gratitudine per l'insegnamento datomi, incisi sulla sua corteccia il nome della mia band del cuore: The Cure.
I volti dei componenti dei Cure li visualizzai per la prima volta nella copertina di una rivista musicale che da quel momento non smisi più di leggere: Rockerilla.
Negli anni a seguire non potei fare a meno di occuparmi attivamente e continuamente di difesa dell'ambiente e di ecologia sonora convinto che per recuperare il nostro rapporto con la natura, per risentirci parte di essa, avevamo bisogno di reimparare ad ascoltarla.

Qualche settimana fa ricevo una telefonata proprio dalla direttrice di Rockerilla (Isabella Rivera) che mi chiede delle “dritte”per uno speciale che vuole dedicare al rapporto tra suono, cinema, scrittura e difesa dell'ambiente. Solo ora, che ho la rivista fra le mani, percepisco a pieno l' importanza della scelta editoriale, perché dentro il susseguirsi di articoli dello speciale "climate change" ritrovo molti dei sentimenti che ho provato negli ultimi anni. Sensazioni da sempre presenti in me ma recentemente amplificate dalla drammatica accelerazione dei cambiamenti climatici.

Da piccolo mi piaceva uscire di notte, andare vicino al mio pioppo ed ascoltare il rumore della vita notturna: minuscoli scricchiolii, battiti d'ali, brusii, l'eterno canto della raganella e ogni tanto il grido freddo del gufo o della civetta che faceva raggelare il sangue. Ora che l'ambiente attorno a me è stato drasticamente cambiato dalle attività umane, mi piace rifugiarmi in “note ambient” che fanno rivivere quei sentori. Molti di questi suoni sono, guarda caso, descritti e citati nello speciale presente in questo ricco numero di Rockerilla.
Etichette come la 12k, la Home Normal, la Dronarivn, Glaverna...  mi accompagnano da tempo nelle mie “Diserzioni”, come del resto le parole di Jonathan Safran Foer, Jonathan Franzen, Laura Pugno, Alessandro Bertante, Henry D. Thoreau, Naomi Klein... tutti riportati, assieme a molti altri, negli articoli in questione.

Troviamo inoltre un articolo dedicato a David Monacchi e alla sua “Arca dei suoni originari”, archivio di voci naturali che inevitabilmente scompariranno con l'ecocidio in atto, un'altro si occupa, attraverso un'intervista a Tommaso Cacciari, del Climate Camp che si è svolto a Venezia durante la mostra del cinema, poi ancora Werner Herzog, i divi impegnati per l'ambiente e tanto, tanto altro. Da non perdere!
È proprio vero, nella vita accadono molte cose. Alcuni sono fatti di cui non afferri il senso immediatamente ma sono legati tra loro da un qualche filo comune, per esempio: la richiesta di una piccola "dritta" per la stesura di uno speciale sulla mia rivista del cuore riesce a riannodare molte esperienze del mio vissuto, e mi rende felice.


Ps) tra le tante recensioni contenute nel numero di Rockerilla in edicola trovate anche quella del nuovo Telefon Tel Aviv ( a 10 anni dal precedente) a cura del mio socio Mirco Salvadori, e detto questo passo e chiudo.

 
 

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