Violent Scenes: dall’Apulia con furore

Dopo l’Ep "Stimmung" del 2019 inizia la promozione anche all’estero

29 Maggio 2020

Qui a Sherwood siamo sempre alla ricerca di nuovi sound e sperimentazioni e quando in mail ([email protected]) siamo stati raggiunti da questo progetto musicale qualitativamente apprezzabile non abbiamo potuto altro che creare uno spazio ad hoc nella nostra webzine per presentarlo.

Info

I Violent Scenes sono una band che si è divide tra Bari e Roma consolidatasi sull’amicizia di quattro componenti Giorgio Cuscito (voce, basso), Gianfranco Maselli (chitarra, elettronica), Gianvito Novielli (chitarra, elettronica) e Antonio Iacovazzi (batteria, elettronica), che in live non hanno confini, tant’è che gli strumenti in scena sono interscambiati continuamente.

I VS si definiscono come un Nuovo Teatro Greco, custode della lezione di Euripide e di Godard, disprezzante delle rappresentazioni teatrali contemporanee, a cui si può accedere dal telecomando, per riaffermare la Tragedia come atto non violento.

EP - Stimmung

Dopo l'esordio con l’album Know by Heart (Angapp, 2017), «incentrato sulla memoria divina dell'uomo», i Violent Scenes hanno pubblicato il nuovo EP Stimmung (2019), anche esso per il circuito indipendente pugliese Angapp, in cui si affronta solitudine, nostalgia, angoscia e amore: «tre brani in cui la casa che Pavese tanto ha cercato sembra essere non più armonia ed equilibrio tra gli stati d'animo ma soltanto riconoscimento di sé.»

In questi giorni è iniziata la promozione dell’ultimo singolo dell’EP, Zebra OPN che trovate qui:

Recensione dell’EP

Ruvidità psichedeliche con sfondo melanconico aprono ad un connubio completo di chitarre e bassi con un imprinting elettronico liquido.

Grim July, dopo un’introduzione strumentale conduce ad un’appassionante lirica che tratteggia giorni caldi e truci di un luglio che si attacca addosso.

Nope Face, è un gioco di arpeggi carezzevoli di chitarra, ora acuti sul manico poi in veri e propri riff che si riacciuffano in una danza minuto dopo minuto. La voce è grintosa e disinibita, in un timbro caldo e scuro che pian piano tace per lasciare spazio ad una composizione fluida in una coda di beat e synth che divengono protagonisti.

Zebra OPN è un singolo poetico, tra trilli staccati di synth e vocals in echi, sino alla traccia in chitarra modulata e circolare.

Le melodiche della band si assestano su un post-rock notevolmente ispirato da un sound d’Oltralpe in cui farci rientrare sprazzi autonomi di alternative rock, sapientemente miscelati.

I Violent Scenes, in finale, hanno una base di partenza idonea a definirli autonomi interpreti di una scena indipendente di qualità che ben potrà, speriamo a bene, raccogliere i suoi frutti.

 
 
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