Di come quella volta che i penultimi hanno deciso di consacrare alla sincerità le loro scorribande per il carro (sinceri, i penultimi, lo sono sempre stati, anche se magari non lo hanno fatto intendere esplicitamente). C'è un evidente filo rosso di sincerità che collega Minneapolis a Padova, la Serbia e un pranzo parigino a tre, l'editoria danese e la filosofia in testa, i venditori di almanacchi leopardiani e il caffè galego, i nomi finalmente disvelati dei penultimi e gli haiku che stanno tra Gianrico Ca(r)rofiglio e gli irriducibili no-vax grillini. Accorgersene è la cosa più bella: una sensazione non troppo dissimile da quella volta che avete trovato il vostro migliore amico ad un appuntamento a due in un ristorante vegano - lui, da sempre carnivoro impenitente.
Questa puntata è dedicata alla memoria di George Floyd (1974-2020) e a tutti i George Floyd del mondo di cui non si ha, purtroppo, notizia.
Qui sotto i brani, di lato il podcast:
Jeff Parker - Build A Nest (da Suite For Max Brown, 2020)
Altro - Precisamente (da Sparso, 2014)
Julia Holter - Sea Calls Me Home (da Have You In My Wilderness, 2015)
RUBRICA: MASSIMO RISERBO ("Qualche haiku di contorno")
Super Elastic Bubble Plastic - Like The Sea (da Chances, 2008)
Travis Scott feat. Drake - SICKO MODE (da Astroworld, 2018)
RUBRICA: LA SOLITUDINE DEI SATIRI
Car Seat Headrest - Deadlines (Hostile) (da Making A Door Less Open, 2020)
WhoMadeWho - Space For Rent (da WhoMadeWho, 2005)
RUBRICA: AUTOSTRADA POETICA
John Lennon - Mother (da John Lennon/Plastic Ono Band, 1970)
Alessandro Fiori - Scusami (da Questo Dolce Museo, 2012)
DISCO DI SOTTOFONDO: Susumu Yokota - Acid Mt. Fuji (Sublime/Midgar, 1994)