Di come quella volta che i carristi al completo hanno annunciato, questa volta per davvero, la loro penultima puntata estiva (la Clessidra, che non è solo un romanzo di Danilo Kiš, ha cominciato a scandire il tempo). Non avendo trovato sponsor per il cambio di nome proposto la scorsa settimana, questa settimana si abbandonano gli stopper della Fiorenzuola e si opta per un più agevole Ungheria 1956, che in un solo colpo rende conto dei martelli e dei baci sul collo, dell'eredità politica di Berlinguer, del nichilismo supremo delle ultradestre a trazione evangelica e del nu/new metal italiano che tanto nu/new non lo è più.
Questa puntata è dedicata al 152° anniversario della morte di Carlo Conti (non lui, ma lui).
Qui sotto i brani, di lato il podcast:
Pup - Anaphylaxis (single, 2020)
Ottone Pesante - Brutal (da Brassphemy Set In Stone, 2016)
OMBRE - Tormentas (da Believe You Me, 2012)
RUBRICA: MASSIMO RISERBO ("Trenodia nichilista")
Father Figure - March Of The Rare Bird (da Heavy Meddlers, 2014)
Renato Rascel - Scirocco (da Sapessi Com'È Facile / Scirocco [7"], 1967)
RUBRICA: LA SOLITUDINE DEI SATIRI
Greg Foat - The Mage (da The Mage, 2019)
RUBRICA: AUTOSTRADA POETICA
Them Crooked Vultures - Warsaw Or The First Breath You Take After You Give Up (da Them Crooked Vultures, 2009)
Meat Puppets - Maiden's Milk (da Up On The Sun, 1985)
DISCO DI SOTTOFONDO: Cymande - Cymande (Janus, 1972)