Stagione 2011-2012

La Cucina di QB del 16 ottobre 2011

Puntata 2: Il Taste spiegato a Gil

16 Ottobre 2011

2a puntata


"Guarda che quest'anno ci devi venire""Certo che si! E guarda che per l'occasione vado anche dalla parrucchiera!"Detto fatto! E venerdì 16 puntuale davanti al cancello di Taste of Milano, prima dell'apertura per la conferenza stampa, vestita come se stessi andando al Royal Ascot (del resto, se ti dicono "Ippodromo di San Siro"..) con un caldo che avrebbe sciolto qualsiasi capellino piumato.

Esauriente e molto utile la guida consegnata all'ingresso soprattutto per capire che alla prima entusiastica selezione di piatti/chef (60x20) c'è la necessità di decantare un attimo l'entusiasmo, organizzando una specie di pit stop tra il buono, il bello e l'affrontabile.

Bello. Chef abbronzati e sorridenti, come blogger e twitteri (bisognerà considerarci come categoria, prima o poi), come gli addetti stampa, come le hostess, come bimbi, famiglie e single che dalle 18.30 in poi hanno animato il vasto parterre, come gli "allievi" delle sessioni delle scuola di cucina e dei showcooking di California Bakery (me questo ve lo racconto nel prossimo post).

Buono. Tutto ciò che usciva dalle cucine: l'odore, il colore e il sapore (anche dal recinto che conteneva la vivace presenza di due chiacchieroni maialini), tutto ciò che si scopriva tra i vari stand (di estrema qualità), tra l'assaggio e le chiacchiere, tutto il cestino del pane presente in sala stampa per la conferenza (in quanto commestibile).

Affrontabile. Quella delle scarpe basse l'ho già detta? E quella del capellino con frontino? Ok. Bene gli spazi dove poter assaggiare e condividere con altri (in quanto il miagolare di piacere da soli potrebbe scatenare qualche perplessità). Io avrei messo qualche spazio attrezzato sull'erba, come un vero e proprio pic-nic USA anni '50 con cestini in vimini e tovaglie vichy, avrei differenziato il conferimento delle immondizie, così da non vanificare la splendida idea di servire i piatti in contenitori riciclabili al 100%  e avrei inserito qualche isola "ecologica di ricarica" dove poter ricaricare appunto le esauste batterie di ipad, iphone, smartphone, mac e pc, canon e nokia, dotazione minima di chiunque, mediante qualche pannello solare o una mini pala eolica disegnata, che ne so, da qualche studente dello IUAV (visto che da lunedì inizierà la settimana della moda).

Mi ha lasciata un po' perplessa solo la chiusura dalle 15.30 alle 18.30, per quando condivisibili le ragioni organizzative di questa scelta. Nel nostro caso ci siamo diretti prima nel vicino giardino pubblico per una sosta in una comoda panchina, adiacente a quella scelta da un signore prima come giaciglio e poi come stendino, e poi nel vicino Mc, per poter ricaricare le batterie di ciò che ci tiene collegati al mondo.Rientrati, tra la seconda sessione di assaggi, la lezione di brownies e confronti ad oltranza, l'ora della chiusura è arrivata così velocemente che neppure le scarpe con il tacco sono state più di tanto moleste.

Chiacchiere, progetti, saluti e una consapevolezza: l'anno prossimo si viene in camper e si rimane tre giorni!


Playlist

Gorni Kramer, Crapa Pelada
Daniele Silvestri, 1000 euro al mese
Toto, Africa
Cat Stevens, Here Comes My Baby
Miles Davis, Pinocchio


 
 

Link utili:

lacucinadiqb.com

La ricetta dei brownies


 
 
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